IL DISCORSO DI PAPA FRANCESCO PER I 70 ANNI DEL CSI.
800 I LECCHESI IN PIAZZA

CITTA’ DEL VATICANO- Le parole di papa Francesco nei festeggiamenti a piazza San Pietro del 70mo anniversario del Centro Sportivo Italiano – alla presenza anche di circa 800 tra atleti, tecnici e dirigenti lecchesi:

“Manca solo la torta per festeggiare i settantesimo compleanno del Centro Sportivo Italiano”

“Voi giovani e adulti che vi occupate dei più piccoli siete a tutti gli effetti degli educatori, grande responsabilità, perchè lo sport è una strada educatrice”

“Ci sono tre strade per i bambini e i ragazzi, quella dell’educazione, quella dello sport e quella del lavoro”

“Niente droga, niente alcol, lo sport, il lavoro e l’educazione ti portano avanti, il resto no”

“Lo sport deve rimanere un gioco, solo così fa bene al corpo e allo spirito. Vi invito a giocare come già fatte, ma mettetevi in gioco nella vita come nello sport, mettetevi in gioco nella ricerca della vita, mettetevi in gioco con gli altri e con Dio, non accontentatevi con un pareggio”

“Nelle società sportive si impara ad accogliere tutti con semplicità e simpatia. Dovete essere accoglienti lasciando la porta aperta per dare a tutti, soprattutto ai meno fortunati, l’opportunità di esprimersi”

“Meritatevi la vostra maglia ogni giorno, sentite il gusto e la bellezza del gioco di squadra, non agli individualismi, non il gioco per se stesso”

“In Argentina quando uno gioca da solo, diciamo che uno si mangia il pallone, ma questo è individualismo, non va bene. Bisogna respingere ogni forma di egoismo e isolamento. Dovete gareggiare nella stima reciproca e crescere nella fraternità.”

“E’ bello quando in parrocchia c’è il gruppo sportivo e se non c’è…manca qualcosa”

“Auguri al Csi per i suoi 70 anni, auguri a tutti voi, grazie per avermi scelto come il vostro capitano e da capitano vi sprono a non chiudervi in difesa, ma andate in attacco a giocare insieme la nostra partita che è quella della gioia, tutti devono giocare, non solo i più bravi, privilegiando i più svantaggiati come faceva Gesù”

“Vi benedico, prego per voi, e chiedo a voi di pregare per me perchè anch’io devo fare il mio gioco che è il vostro gioco che è quello di tutta la chiesa”

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