“IL SILENZIO DIVENTA VOCE”:
UNA MOSTRA CHE CI INTERROGA, QUELLA SU DON MILANI

inaugurazione don milaniLECCO – Un pubblico delle grandi occasioni sabato a Palazzo delle Paure ha partecipato all’inaugurazione della Mostra su don Lorenzo MilaniIl silenzio diventa voce“;  mostra che che si protrarrà fino al 30 aprile anche con diversi momenti di approfondimento.

Pubblico delle grandi occasioni, per una grande occasione, quella di scoprire, riscoprire, e interrogarsi su quell’uomo di chiesa che ha messo gli ultimi, il prossimo, ancor prima e più in alto di Dio. Per innalzare Dio e l’Uomo. Tutto questo a partire dalla scuola, dall’insegnamento, duro e rigoroso, di una manciata di ragazzini.

Una mostra composta da 28 pannelli informativi – in bianco e nero – con le frasi e la storia di quell’esperienza che l’ha visto protagonista a Barbiana, uno sparuto insieme di poche case, una chiesa e una canonica, fuori dal mondo, diventato mondo.

E come dono e integrazione accompagnati con le opere a china, splendide e profonde, di Gianni Bolis, le foto di Barbiana oggi di Luigi Erba, e le sculture piene di forza, di slancio, uomini che si elevano e si fanno moltitudine, di Dolores Previtali.

mostra don milani

Una mostra che non è solo o soprattutto tributo o ricordo di don Milani ma, lo si nota subito e profondamente visitandola e soffermandosi sulle didascalie dei pannelli. Alfabeto dei Valori che da Barbiana, a cavallo di poco più di 10 anni tra gli anni 50 e 60, un giovane Priore e i suoi ragazzi, hanno provato a seminare, a donare, a offrire agli altri. Attraverso la pedagogia, la didattica, la vita sociale e le battaglie, rivoluzionarie e di civiltà, che hanno portato avanti.

Valori come “messaggio forte, capace di parlare molto lontano, sia come tempo che come luogo e che, la Mostra qui a Lecco ne è testimonianza e conferma, ancora oggi continua a muovere, a commuovere, ad esaltare o a urtare”, per riprendere le parole di Michele Gesualdi, uno dei piccoli ragazzi di don Milani oggi presidente della Fondazione a lui intitolata.

Perché sì, questa mostra può essere anche una mostra difficile. 
E si spera che sia così, un ulteriore merito dell’Assessorato alla Cultura e dell’Amministrazione comunale che l’han promossa e voluta, perché è una Mostra che ci interroga, ci scuote, ci chiede conto personalmente e interiormente del nostro ruolo, nella società e nelle nostre professioni. 
don_milaniCi interroga e ci sfida, “perché la grandezza d’una vita non si misura dalla grandezza del luogo in cui si è svolta, ma da tutt’altre cose. E neanche le possibilità di far del bene si misurano sul numero di parrocchiani”;  Avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono tutti sovrani… che bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto”, per citare due delle frasi che si possono leggere, di Don Milani, all’interno del bel catalogo che accompagna la Mostra. 
E noi siamo tutti giovani. Ad ogni età.

Una mostra quindi, insieme soprattutto alle diverse iniziative di approfondimento, – per il pubblico e per le scuole (che entrambi si spera possano far tesoro dell’opportunità offertagli) che danno alla Città di Lecco quel respiro che è uno sguardo sul futuro. Il futuro che vogliamo disegnare e offrirci.

Paolo Trezzi