LECCO – Da circa una settimana davanti all’Inps di Lecco non c’era più nessuno. Luigi Suriano, 55enne operaio disoccupato che dallo scorso 20 ottobre era incatenato davanti agli uffici di corso Carlo Alberto per cercare un lavoro che lo porti alla pensione, da circa una settimana non era più lì.
“Sembrava avessi trovato un posto – dice – un’azienda mi aveva quasi assunto: avevo fatto il colloquio, dato tutti i miei dati ed ero pronto a iniziare. Poi mi hanno detto che non se ne sarebbe fatto nulla. Aspettavo un’altra chiamata ma non è arrivata. E allora torno a incatenarmi. Ho voglia di lavorare, chiedo solo questo. Ma sembra che qualcuno preferisca che io muoia qui”.
La storia di Luigi non è semplice. Almeno negli ultimi anni. Dopo aver lavorato quasi 41 anni, di cui 35 alla Airoldi Paolo e C. manovrando le gru, l’uomo si è trovato prima in cassa integrazione e poi in disoccupazione. Da gennaio però non avrà alcun ammortizzatore e per lui potrebbe iniziare l’inferno.
“Mi mancano un anno e mezzo di contributi – racconta Suriano – chiedo solo di trovare un lavoro che posso traghettarmi fino alla pensione. Nient’altro. Mi accontento di qualsiasi cosa, non voglio avere chissà quale mansione, solo un’occupazione che mi permetta di guadagnarmi da vivere”.
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