INCREDIBILE TRA CANTU’ E LECCO: “ROTTURA DI CUORE”, MA IL PAZIENTE E’ SALVO AL MANZONI

LECCO – Domenica 1 giugno, ore 08.48, Cantù: richiesta di soccorso per un sessantenne incosciente. Viene classificato come codice rosso, si invia ambulanza e mezzo infermieristico da Cantù; in pochi minuti sono sull’intervento, l’infermiere esegue la valutazione e l’ECG viene spedito in telemetria; la lettura dell’Ecg fatta in centrale evidenza un infarto in corso.

ELISOCCORSO 118 COMO A TERRAE’ a questo punto che il Medico della Sala operativa di Como percepisce che c’è qualcosa di più rispetto a quello che appare evidente. Il paziente è cosciente ipoteso, ha dolore al petto da una settimana interpretato come sindrome influenzale dal paziente stesso, è cianotico. Si decide di inviare l’elisoccorso per portare il paziente su un ospedale con competenze cardiovascolari complesse.

Durante il decollo il paziente ha un arresto cardiaco; si interrompe la missione dell’elisoccorso per eseguire le manovre di rianimazione sul posto, mentre tutti gli operatori sanitari e i presidi allertati (cardiologo, cardioanestesista, cardiochirurgo dell’Ospedale di Lecco, piazzola elisoccorso e Pronto Soccorso di Lecco, ospedale di Cantù) restano in stand by.

In seguito alle manovre di rianimazione il paziente ha una ripresa del circolo, dunque si decide per il trasporto con elicottero a Lecco, dove il paziente viene inviato in Unità coronarica; qui un’ecografia al cuore dimostra una rottura di parete cardiaca. Segue l’intervento cardiochirurgico.

Oggi il paziente non ha deficit ed è in riabilitazione.

Annota l’AREU che si è trattato di “un evento clinico particolare: è il caso di una rottura di cuore, che normalmente esita con la morte, e che invece vede il paziente vivo e senza conseguenze. L’evento è di domenica 1 giugno, divulgabile solo oggi appunto per poter essere ragionevolmente certi degli esiti. Si tratta di un caso eccezionale, che ha avuto esito favorevole grazie alla competenza e alla strettissima collaborazione degli operatori”.