LA BATTAGLIA DELL’ACQUA:
FORZA ITALIA E LEGA
CONTRO DANIELE NAVA

BRAMBILLA E DECAPITANI FIRMALECCO – Nell’ultimo Consiglio Provinciale la proposta dei sindaci della Provincia di Lecco di aumentare il prezzo dell’acqua portandolo da 1,54 a 1,7 € al metro cubo (+ 9%) non è stata approvata. E’ mancato il numero legale e “solo questo, almeno per ora, ha impedito all’uscente Nava di fare ai lecchesi in tutta la provincia il suo ultimo “regalo” prima di trasbordare sui lidi milanesi, solo apparentemente più accoglienti e protetti”.

Lo afferma in una nota Forza Italia di Lecco.

Mercoledì è di nuovo convocato il consiglio provinciale e la maggioranza ci riproverà. “Ma dovrà vedersela con Forza Italia e Lega Nord, sempre più unite nell’opposizione alle amministrazioni di sinistra e sinistra-centro dopo l’apertura del commissario on. Brambilla su due dei sei referendum proposti dal Carroccio”.

I due partiti condividono la battaglia perché non aumenti, in questo momento, il prezzo dell’acqua. “Qualcuno invece – afferma Davide Bergna –  non si è ancora accorto delle difficoltà delle famiglie nel far quadrare i conti ben prima della fine di ogni mese. Inutile lamentarsi del Governo centrale quando aumenta le tasse o ci rifila balzelli di ogni genere se poi, alla prima ma anche nell’ultima occasione utile, non si rinuncia ad aggravare un costo che peserà su tutte le persone che vivono in una fra le zone più ricche d’Italia, per quanto riguarda le risorse idriche. L’acqua dentro le nostre case, non è certamente un lusso e si deve smettere di “venderla” a peso d’oro!! Questo ingiustificato aumento, dunque, deve essere assolutamente impedito o si tradurrebbe in una ulteriore tassa nei confronti dei cittadini, cosa di cui proprio nessuno sente la necessità”.

“Bisogna ricordare – insiste Bergna – ed è necessario ribadire che l’aumento del prezzo dell’acqua penalizza da un lato le fasce più deboli in un momento di gravi difficoltà economiche, mentre dall’altro va a finanziare una Holding pubblica che proprio non ne ha bisogno, visto che con i soldi degli utenti già paga mpòte tasse e distribuisce utili ai Comuni soci”