LA CINA E’ VICINA:
VIALE TURATI, LA NUOVA
“VIA SARPI DI LECCO”?

VIALE TURATILECCO – Sono salite a sei le attività commerciali gestite da cinesi in viale Turati. Tanto che si potrebbe azzardare, con le debite proporzioni, l’accostamento con Milano e la sua via Sarpi. Come nella città meneghina il commercio cinese è più presente e anche fiorente sul Viale che in altri punti della città e anzi proprio qui raggiunge la sua massima concentrazione. Due parrucchieri, un negozio di sartoria e riparazioni, due attività suddivise in abbigliamento da una parte e oggetti per la casa dall’altra. L’ultima nata è una sala giochi, aperta da qualche giorno ma che già sembra riscuotere il favore di un vasto pubblico.

Le attività sono nate nel giro di un paio di anni. A dare il via era stato il parrucchiere, fra l’altro apprezzato dalla clientela. Subito dopo, quasi contemporaneamente, i due negozi di abbigliamento e casalinghi e poi il resto. Nemmeno in centro Lecco c’è una concentrazione così numerosa di presenze commerciali cinesi.

Nella sala giochi ad accogliere la clientela un volto sorridente di uomo con gli occhi a mandorla, con italiano impeccabile spiega l’attività e introduce nella sala per fare un giro. Anzi prima ancora mostra il bancone del bar. Sì ha anche la possibilità di prendere un caffè tra una giocata e l’altra, per fare una pausa  in caso di vincita e rinvigorire lo spirito  in caso di perdita.

Le porte si aprono la mattina alle 10 per chiudersi a mezzanotte. Il clou del gioco è dopo le 17. All’uscita dal lavoro si fa una puntatina, fino all’ora che precede immediatamente la cena. Dopo cena si entra nel vivo. Su una delle vetrine è stato affissa la normativa di avvertimento riguardo al gioco d’azzardo. Tutto in regola. Una volta entrati il morbido tappeto con disegnate banconote da cento e duecento euro  accompagna tutte le sale. Fa quasi venire l’acquolina in bocca, un invito, un messaggio subliminale.

Le sale sono abitate da slot machines di vario tipo, ce n’è per tutti i gusti. A giocare non solo gli uomini, anche le donne. Alcune presenze sono facce note di viale Turati. La clientela tuttavia arriva anche da fuori, da tutta la città. Sarà l’ennesimo modo per esorcizzare la crisi e andare a tentare la fortuna in tempi di carenza di lavoro?

Bianca Bardi