LA GOLETTA DI LEGAMBIENTE
FOTOGRAFA UN LAGO INQUINATO.
IL CALDONE MAGLIA NERA

Da sinistra: Stefania di Vito, Simone Nuglio, Anna Mazzoleni, Costanza Panella e Alessio Dossi.

LECCO – L’undicesima edizione di Goletta dei Laghi, l’iniziativa di monitoraggio delle acque lacustri promossa da Legambiente, si è conclusa, per quanto riguarda il Lario, riportando alla luce criticità già da tempo note. Non ottimistici i campionamenti lecchesi, meglio per il ramo comasco, il Pioverna e il Rio Torto.

“Il nostro compito è quello di individuare le criticità dei bacini lacustri con particolare attenzione, non solo dove sappiamo esserci maggiore afflusso di bagnanti, ma soprattutto dove intravediamo un rischio più elevato di inquinamento” indica Simone Nuglio, responsabile nazionale di Goletta dei Laghi “Ricordiamo che il 25% delle acque fognarie arriva nei fiumi, nei laghi e nel mare senza essere opportunamente depurato. Sul Lario anche quest’anno i dati segnalano le maggiori criticità lungo i corsi d’acqua che arrivano a lago”.

Come ricorda Costanza Panella citando la dichiarazione congiunta tra ASL e Legambiente bisogna tener bene presente che questo “è un campionamento puntuale che non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, né pretende di assegnare patenti di balneabilità, ma restituisce comunque un’istantanea utile per individuare i problemi e ragionare sulle soluzioni”.

CONFERENZA GOLETTA DEI LAGHI (1)

Le zone segnalate più a rischio restano punti già noti i cui livelli di batteri intestinali sorpassano di gran lunga i limiti indicati. Le zone più inquinate sono: la spiaggia di Dorio, in corrispondenza dello scarico fognario, la foce del torrente Valle dei Mulini, a Bellano, e la foce del torrente Caldone a Lecco. Resta comunque alta l’attenzione nell’alto Lario, dove solo la foce del torrente Inganna, tra i punti monitorati, risulta essere entro i limiti. Particolare nota di pregio invece per la foce del Pioverna, a Bellano, che quest’anno non è stato monitorato in quanto da anni ormai sono anni che risulta entro i limiti.

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Per quanto riguarda la città, come fa notare Alessandro Dossi, bisogna segnalare una nota di merito nei confronti della zona del depuratore di Lecco in quanto il funzionamento è ottimo e lo dimostra il fatto che i livelli di batteri intestinali sono entro i limiti. Mentre resta allarmante il fatto che ancora una volta è il torrente Caldone ad ottenere la maglia nera nella città di Lecco.

goletta laghi 2016

Inoltre i tecnici della Goletta hanno condotto un campionamento anche nel lago di Annone che alimenta il torrente Rio Torto, affluente del Lario, per sondare l’eventuale origine della contaminazione da batteri fecali nel lago di Como. In realtà i prelievi hanno dimostrato che a Civate, presso l’incile Rio Torto, la qualità dell’acqua rientra nei limiti di legge.

Infine bisogna assolutamente indicare che sulla riva di Como invece i rilevamenti nei cinque punti selezionati hanno mostrato in tutti i casi valori entro i limiti. I cinque punti scelti erano distribuiti lungo tutta la sponda occidentale del Lario e sono individuabili in Menaggio, Argegno, Cernobbio, Como e Dongo.

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A.G.