LA LEGA NORD PRESENTA
I SUOI CINQUE REFERENDUM

LEGA REFERENDUMLECCO – Presentazione questa mattina presso la sede provinciale della Lega Nord di Corso Martiri delle cinque proposte referendarie per le quali la Lega Nord scenderà in piazza sabato 29 e domenica 30 con una grande “gazebata” per la raccolta firme. Nel fine settimana sono infatti previsti ben mille gazebo in tutto il Nord – diversi quelli nel lecchese. Successivamente, da lunedì sarà possibile firmare i quesiti nelle sedi dei Comuni.

“Siamo riusciti ad organizzare dei gadzebo in 40 Comuni della provincia di Lecco” così annuncia Giulio De Capitani, il commissario provinciale della Lega, “per legge bisogna raggiungere le 500.000 firme per ciascun titolo del referendum, ma noi puntiamo a raccoglierne di più in modo da avere un margine del 10% che ci permetta di evitare intoppi, dovuti ad errori nella raccolta delle firme”. Inoltre è intervenuto anche il senatore Paolo Arrigoni per precisare gli argomenti di De Capitani.

Questi i temi al centro dei referendum: abolizione delle Prefetture, della Legge Merlin sulla prostituzione (con l’obiettivo della riapertura delle “case chiuse”), della riforma Fornero (pensioni), della legge Mancino sui reati di opinione e delle norme che consentono  di partecipare ai concorsi pubblici agli immigrati. “Dobbiamo avere tre milioni di firme da portare a Roma oppure abbiamo fallito”, ha dichiarato al proposito il segretario della Lega Nord Matteo Salvini.

In merito all’abrogazione delle norme riguardanti la partecipazione degli immigrati nei concorsi pubblici, il relatore ha annunciato che lo scopo consiste nel “dare precedenza ai cittadini italiani sugli immigrati facendo della cittadinanza italiana un requisito fondamentale”. L’abrogazione della Legge Mancino invece andrebbe a garantire ad ogni cittadino la libertà di esprimersi liberamente senza incorrere in sanzioni penali, “anche nel caso di discriminazione razziale, etnica e religiosa, facendo in modo che siano espressi i nostri valori, la nostra storia e la nostra cultura”.

“Sono un’istituzione napoleonica che ha fatto il suo tempo” questo è il commento di De Capitani a giustificazione della richiesta di abolizione delle Prefetture, “mantenerle sarebbe un vero spreco di denaro pubblico che costa oltre 500 milioni di euro all’anno; ovviamente io parlo dell’istituzione, non è certo nulla di personale contro coloro che ricoprono la carica, con i quali abbiamo sempre lavorato bene”.

“Abrogare la Legge Merlin significa un passaggio di civiltà, non solo per la tutela delle persone che esercitano la “professione”,  ma anche per tutelare coloro che sono clienti. Inoltre significa anche contrastare la criminalità organizzata, la tratta e lo sfruttamento della prostituzione”. Secondo i leghisti le tasse derivanti da queste attività raggiungerebbero i 4 miliardi di euro l’anno.

Infine per quanto riguarda l’abolizione della Legge Fornero, De Capitani si è espresso in maniera durissima: “Gli esodati sono un crimine contro i cittadini dall’ex ministro Fornero e da Mario Monti. Abrogare questa legge significa ridare dignità al lavoro ed ai lavoratori e dare la speranza di un futuro migliore ai nostri giovani”.