LA LETTERA/IL PONTICELLO
IN VAL D’ERVE AL COLLASSO,
DOPO DUE ANNI DI ABBANDONO

Gradini sfondati ponticelloGentile Direttore, dopo alcuni mesi di assenza dalla Val d’Erve, sabato sono salito alla Capanna alpinisti monzesi e ho constatato che il ponticello in località Camosci è in completo disfacimento. Il degrado della struttura è cominciato un paio di anni fa, nell’indifferenza delle autorità preposte all’accoglienza turistica, alla sicurezza dei cittadini e alla loro incolumità fisica. Ora siamo allo sfascio ma nessuno interviene, nemmeno con un minimo di manutenzione ordinaria. Si aspetta un malaugurato incidente?

Rispetto al passato, infatti, la situazione per chi transita e davvero al limite dell’infortunio e la frattura di una gamba è sempre in agguato. Come si evince chiaramente dalle foto che allego, i gradini di accesso sono divelti e quasi impraticabili. L’assito, consunto e bucato è malamente rappezzato, tanto da lasciar intravvedere l’acqua del torrente sottostante. Lo sfondamento delle vecchie tavole è ampiamente annunciato, visto che sono ormai marce. Su queste assi malmesse sono transitati anche gli atleti dell’ultima corsa in montagna, la famosa Monza-Resegone? Immagino i loro commenti.

Poco interessa a chi scrive il triste rimpallo di “responsabilità” fra gli enti pubblici, a vario titolo coinvolti, in questa vicenda che denota un inaccettabile disinteresse amministrativo e culturale. Se per sostituire le tavole di un ponticello sul torrente di Erve non bastano due anni, siamo davvero alla frutta. Se non fosse chiaro, così facendo, si dà fiato a chi sostiene che certi enti locali hanno fatto il loro tempo ed è meglio chiuderli.

Le loro competenze saranno delegate a chi ha più voglia di fare e soprattutto di far bene, in favore della gente che abita in montagna e di chi frequenta le terre alte.

Grazie per l’ospitalità.

Lettera firmata