L’ANTICA ARTE DEL FERRO.
LE OPERE DI CREMONINI
ESPOSTE ALL’AIROLDI E MUZZI

Cremonini giostraLECCO – Gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi, nell’intento di favorire e far conoscere la creatività degli anziani, la loro capacità di mantenersi attivi nonostante l’età avanzata e il desiderio di condividere con altri i propri interessi e competenze, promuove una esposizione delle opere realizzate da Aldo Cremonini, marito di un’ospite degli Istituti.

L’esposizione sarà visitabile da giovedì 4 giugno a giovedì 11 giugno 2015 dalle ore 15,00 alle 17,00 nella Sala Animazione degli Istituti. L’inaugurazione avrà luogo, sempre nella Sala Animazione, giovedì 4 giugno alle ore 15,00. Martedì 9 giugno alle ore 15,00 è previsto un incontro con l’artista, signor Aldo Cremonini, che illustrerà il suo lavoro e le sue opere.

Aldo Cremonini, nato a Lecco il 20 gennaio 1930, come usava in quegli anni, viene presto avviato al lavoro, aveva solo 13 anni, nella bottega di Ambrogio Benzoni, noto artigiano lecchese del ferro battuto. Ed è proprio con l’artigiano Benzoni che impara il prezioso lavoro del fabbro affiancandolo fin da subito per la realizzazione dei bellissimi cancelletti in ferro battuto del Santuario di Nostra Signora della Vittoria a Lecco.

aldo cremonini

Proseguendo nella sua attività e affiancando l’artigiano Luigi Balbiani e l’ingegner Menegozzi, ha l’opportunità di imparare tutti i segreti dell’antica arte della lavorazione del ferro battuto. Partecipa alla realizzazione del Tubettificio Ligure di Abbadia Lariana e al montaggio di pensiline, capannoni in ferro, ecc.

Quando raggiunge la sicurezza di avere appreso bene il proprio lavoro, si cimenta, con buoni risultati, con una propria attività che prosegue fino al momento della pensione. Da quel momento l’attività lavorativa per Aldo è diventata una passione e l’occasione per tener vive le sue abilità manuali e la vivace creatività che l’ha sempre caratterizzato. Nel corso dei viaggi compiuti intorno al mondo ha osservato con occhi curiosi paesaggi e culture diverse da cui ha tratto ispirazione per alcune delle sue creazioni.

Con questa mostra intende far conoscere le sue realizzazioni e condividere con gli ospiti dell’Istituto il piacere di una attività che gli permette di mantenere un contatto con il suo passato e continua a dargli tante soddisfazioni.