VARENNA – Il Lago di Como come Venezia. Con l’arrivo della bella stagione scoppiano le polemiche sulle liberalizzazioni che riguardano il trasporto su acqua, un settore che fattura circa tre milioni di euro all’anno. In questi giorni sono partite le prime lettere e diffide indirizzate agli operatori “non a norma”, oramai presenti in abbondanza sia sulla sponda lecchese che su quella comasca.
Come racconta Il Giorno, gli “storici” barcaioli sono sul piede di guerra e si sono affidati ad uno studio legale per valutare la richiesta di un risarcimento danni. A Varenna Luca Valsecchi, titolare della società Taxi Boat, abilitata all’esercizio di servizio pubblico non di linea con conducente, ha indirizzato una missiva all’Autorità di bacino e delle forze dell’ordine, chiedendo che vengano applicate le regole in materia e siano applicate tutte le circolari ministeriali.