LAUREE: 43 NUOVI INGEGNERI
AL POLITECNICO LECCHESE

LECCO – “Chi si laurea qui sa che esce da un’università tra le più rinomate al mondo. In particolare Ingegneria civile architettura si trova al quinto posto in Europa e tredicesimo al mondo”. Barbara Betti, preside della scuola di Ingegneria civile al polo lecchese del Politecnico di Milano elogia l’ateneo nel giorno in cui ci sono 43 nuovi laureati proprio al campus di Lecco. “Ci troviamo prima di Oxford in queste speciali graduatorie – prosegue –, quindi studiare qui è un biglietto da visita di non poco conto. Inoltre laurearsi a Lecco è un valore aggiunto: la realtà è piccola, quindi ci si può relazionare meglio con i propri professori, che per altro sono spesso di alto livello. E i nuovi laboratori sono all’avanguardia”.

Dei nuovi 43 dottori in Ingegneria edile architettura, Ingegneria meccanica – Mechanical engineering, Ingegneria civile – Civil engineering for Risk mitigation e Architectural engineering. La provenienza è delle più disparate. Il campus ormai è sempre più internazionale: non solo italiani, nemmeno tutti della provincia di Lecco, ma anche iraniani, turchi, serbi, indiani, cinesi, colombiani, indonesiani, rumeni e argentini. Sono sempre più coloro che arrivano all’ombra del Resegone per laurearsi da paesi dell’est Europa.

Ed è proprio una giovane proveniente dall’Argentina, Maria Tamara Mendoza, a conquistare il 110 con menzione di lode, in Civil engineering for Risk mitigation, con tesi dal titolo “Flood risk models: from assumptions to reality. Challenges of adapting damage functions at the local scale: an application in the Valle d’Aosta, Italy”. Massimo risultato, con tanto di lode, per Francesca Cordiali, in Ingegneria meccanica – Mechanical engineering, con un lavoro intitolato “HRA for Surgery: methodological improvements of HEART technique with applications in Robotic Surgery”, oltre ad Alessandra Crippa, in Ingegneria edile-architettura con la tesi “100Nodes – Thang Long Food and Energy Urban Farm. Progettazione di un complesso multifunzionale ad Hanoi, mediante l’ingegnerizzazione di tecniche costruttive tradizionali e l’utilizzo di materiali sostenibili”.

lauree 2 ott