“LECCO 1993-2013”: LA CRISI CONFERMATA DAI DATI SULLE IMPRESE (MA SOLO DAL 2012)

LECCO – Durante l’XI Giornata dell’Economia, tenutasi lo scorso 14 giugno presso la sede camerale, è stata presentata la pubblicazione dal titolo: “Lecco 1993-2013: dinamiche economiche, società e territorio in 100 grafici – Vent’anni di cammino del sistema economico locale e della realtà camerale”. Il documento, disponibile sul sito camerale (www.lc.camcom.gov.it), illustra l’evoluzione nell’ultimo ventennio dei principali fattori dell’economia lecchese, dal manifatturiero ai servizi, dall’edilizia all’agricoltura, dall’artigianato al commercio e al turismo, da scuola e università a innovazione e ricerca.

Il lungo percorso di crescita e sviluppo dell’economia lecchese è stato solo in parte ridimensionato dalla crisi globale dell’ultimo quadriennio. L’analisi dei dati mostra quanto sia forte e radicato il tessuto imprenditoriale lecchese: caratteristiche che fanno ben sperare in chiave di rilancio, competitività e attrattività del territorio.

Tra i 100 grafici e gli oltre 200 indicatori contenuti nella pubblicazione, da sottolineare quelli riferiti agli andamenti che riguardano l’economia nel suo complesso, a partire dalla presenza imprenditoriale e dagli scambi commerciali.

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Negli ultimi 20 anni il numero delle imprese lecchesi
, pur con un andamento variabile dovuto a continue variazioni di iscrizioni e cancellazioni di imprese, è sempre cresciuto fino al 2012, anno in cui per la prima volta il numero delle cessazioni ha superato quello della nascita di nuove aziende (-212 unità, risultanti da 1.553 iscrizioni e 1.765 cancellazioni).  In molte altre province italiane tale decrescita è già in atto da anni.

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Particolarmente positivo negli anni il tasso di crescita delle imprese femminili, guidate da quelle del settore terziario; anche nel 2012, a fronte della riduzione delle aziende totali, non si è verificato un calo delle “imprese rosa” (5.186 contro le 5.184 di un anno prima).

Il progressivo aumento del “peso” del settore terziario è evidente anche dal grafico del valore aggiunto: nel 1995 quest’ultimo era il 50,7% del totale lecchese, mentre nel 2011 era il 58,1%. D’altro canto, si conferma la vocazione manifatturiera lecchese: il settore produce tuttora ben il 41,3% del valore aggiunto totale (la media lombarda è del 30,4%; quella italiana è del 24,6%).

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Gli effetti della crisi risultano evidenti sia in termini di aumento delle procedure concorsuali (a fronte dei 27 casi del 2008, negli anni successivi non si è mai scesi sotto quota 63, con il picco di 79 nel 2010), sia in termini di calo del PIL pro capite a prezzi correnti. Dal 2008 al 2012 quest’ultimo è sceso da 32.700 a 27.200 Euro (-5.500 Euro), sebbene vada sottolineato che nello stesso periodo la popolazione della provincia di Lecco è aumentata di circa 6.000 unità; dunque la ricchezza complessiva nel territorio si è ripartita su una base più ampia.

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L’internazionalizzazione è da sempre un punto di forza dell’economia lecchese: negli anni le imprese hanno stabilmente messo a segno consistenti attivi commerciali (nel 2012 ben 1,5 miliardi di Euro, addirittura pari al 15% del totale nazionale). Infatti, anche negli anni in cui l’export è calato, l’import ha seguito lo stesso andamento. Aumenta, seppur gradualmente, l’export verso i Paesi extra-europei (pari al 20,9% del totale nel 2012), che offrono migliori prospettive di crescita.

5La quota del fatturato estero delle imprese industriali sfiora il 35% del totale; quella delle imprese artigiane è molto più bassa (poco più del 5%).        Per questo, forte è l’attenzione della Camera e delle Associazioni di categoria artigiane (e non solo) verso le aggregazioni e reti di imprese, che permettono di aumentare il “peso specifico”, di ottenere economie di scala e di competere con realtà di dimensioni maggiori: 24 i contratti finora depositati nel Registro Imprese della Camera di Lecco, che coinvolgono ben 57 aziende locali.

Oltre alle banche dati, ai report, alle analisi congiunturali e agli altri approfondimenti statistici dell’Osservatorio Economico Provinciale disponibili sul sito camerale, a breve sullo stesso potrà essere consultata la piattaforma Ri-Trend di Infocamere, che permetterà a chiunque di visualizzare gratuitamente – previa registrazione – ulteriori dati e informazioni con dettaglio comunale sulle dinamiche del sistema imprenditoriale locale.