LETTERA/L’ABATE FARIA,
IL ‘PRIMO MESSERE’ BRIVIO
E LE PICCOLE FIABE

A volte la realtà supera la fantasia e le fiabe diventano reali. Ma le fiabe quelle che insieme alle mele dagli alberi fan cadere le braccia. E’ sì una piccola fiaba, ma se nemmeno davanti al soffio del vento spostato dagli gnomi, si riesce a stare in piedi, il vissero tutti felici e contenti è un miraggio e resta solo il ridicolo di storie mal commentate dal primo messere del Borgo che diventò Città.

La storia è il giro selvaggio di carri, cavalli e calessi a cui è, da tempo, ormai moltissime lune, vietato, per ordine proprio del Primo messere, abbeverarsi nella Piazza delle rotaie e che, per questo si fermano lungo la via che costeggia la Porta della grande rotaia.
Carri, cavalli e calessi ancor ansimanti fan bella mostra come ai tempi del servizio Postale selvaggiamente davanti al Palazzo del primo Messere, come un affronto, come una sfida, come un colloquio davanti alla galera.

E così la fila si fa sempre più lunga con grida e proteste ma lo Primo Messere non vede non sente e chiede consulto al mago di corte.

E passano lune e cambian li carri, li cavalli e pure i calessi ma di maghi di corte son finite le scorte, è pieno solo di nani che gonfia la corte.

E alla fine dei tempi e forse pure delle piogge lo Primo Messere sentenzia di botto: son a capo del circo del vorrei ma non posso e “questa situazione deve terminare” è quanto riesce a proferire.

E tutti nel Borgo ed intorno all’Editto ci si chiede se finge o se il suo cibo è stato pesante.

Ed un forestiero giunto fin lì senza guida e ragione disse a gran voce.. ma non sei te o Brivio lo Primo messere che comandi lo capo dei gendarmi e dall’oggi al domani li carri, li calessi e pure li cavalli, potresti allontanar senza troppe parole e zero rimandi?
Se “la situazione deve terminare” chi è quel tale che da tempo e da lune lo doveva comandare?

E soprattutto far eseguire?

O Brivio nostro Primo Messere di tante chiacchiere alla fine ti devi stancare
prima di correre il rischio, ad alzata di mano, di farti cacciare.
brum brum

Abate Faria

 

 

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