MILANO – “Se si riuscisse a innescare la trattativa, pur parlando di quantitativi occupazionali ridotti, potrebbe essere il primo passo per l’inizio del processo di reindustrializzazione dell’area”. Così, il primo commento del consigliere lecchese Mauro Piazza (NCD) a margine dell’audizione in commissione Attività Produttive in Consiglio regionale Lombardia di una delegazione di dipendenti della Leuci, storica fabbrica di lampadine (fondata nel 1919) del lecchese che a fine dello scorso anno ha cessato l’attività anche se gli 85 lavoratori sono ancora in attesa di un accordo sulla mobilità.
«Anche se la trattativa in corso al momento è su una parte minimale di tutta la vicenda perché l’incontro verte sulla questione del costo dell’area che i due imprenditori vogliono rilevare – ha sottolineato il consigliere Piazza – l’elemento essenziale di tutta la vicenda rimane l’innesco di questo processo. Lo sforzo delle istituzioni sul territorio e di Regione Lombardia , in questo momento, potrebbe essere da una parte riprendere il bando Ergon per verificare se ci sono spazi di incentivazione e dall’altra parte il progetto di legge sulla competitività che sta per essere approvato in questa commissione».
Il drappello dei lavoratori presenti in aula consiliare ha voluto soprattutto rimarcare che il nodo e la battaglia sono per la realizzazione della ‘Cittadella della Luce’, il progetto innovativo di riconversione industriale dell’area, sul quale pesa una lunga trattativa con il titolare della Leuci, per la cessione di parte della proprietà agli imprenditori interessati.
