LIERNA: MINORANZA CONTRO IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO SECONDO LA LEGA/NCD

LIERNA – Trascorsi ben 5 anni e 7 mesi dall’avvio del procedimento, dopo 9 mesi dall’adozione del piano e la diffida della Regione Lombardia, il 24 Settembre il P.G.T. di Lierna è stato approvato dai “politici del fare” della LEGA/NCD, con il voto contrario della minoranza della Lista Civica Vivere Lierna.

“Il sindaco ha aperto il consiglio – dichiarano oggi i rappresentanti dell’opposizione Simona Gazzinelli, Alice Bianchi e Nunzio Marcelli – con la lettura di una sorta di dettame elencante gli obblighi, i vincoli (tra cui l’impossibilità di discussione) e i tempi di intervento dei consiglieri, motivandolo con  la “complessità” della materia.  Se non si può discutere in consiglio di una materia complessa, tanto complessa da portare via anni di lavoro a tecnici e amministratori, verrebbe allora da chiedersi per quale motivo fare un consiglio comunale”.

“Dopo il mancato recepimento delle indicazioni degli enti sovra comunali, di privati cittadini e della minoranza consiliare – prosegue la nota -, il piano si è dovuto rivedere tenendo conto di ben 71 osservazioni. Nonostante il copia e incolla, gli errori e le omissioni, manca ancora di alcuni studi specifici e non sono state recepite alcune prescrizioni che potrebbero comportare un ricorso anche da parte della Regione Lombardia/ARPA/Provincia di Lecco, come nei fatti della famosa “Dubai/polo turistico” di Varenna”.

“E’ sconcertante -concludono i rappresentanti della minoranza – che, non recependo le prescrizioni e le indicazioni per la salvaguardia del territorio, si rendano edificabili terreni agricoli e allo stesso tempo si respingano le richieste di quei  cittadini che invece vorrebbero togliere terreni edificabili e renderli agricoli. Nel piano infatti si insiste nell’inserire alcuni piani attuativi (ATR) in aree agricole, nonostante il parere contrario degli enti sovra comunali, si prevedono aree fabbricabili a pochi metri da valli e torrenti o in zone non servite da luce, gas, fognatura, acquedotto e altro,  si concedono ampliamenti per alcune strutture turistiche ma non per altre, si toglie il vincolo di salvaguardia dall’ex depuratore impedendo di fatto qualsiasi possibile revisione/ampliamento dello stesso e allo stesso tempo si prevedono 5200 unità – residenti e non – oltre ai  moltissimi turisti derivanti dall’affare ex seminario turistico e/o residenziale da 36.000 metri cubi. Infine, proprio per il terreno a monte del fabbricato ex seminario, non viene eseguito lo stralcio dall’ambito di trasformazione prescritto dalla Provincia, che aveva chiaramente specificato “SE NE PRESCRIVE LO STRALCIO DALL’AMBITO DI TRASFORMAZIONE”. La pianificazione urbanistica del territorio, il futuro” di Lierna, costato ai Liernesi tanti soldi, forse meritava maggiore considerazione anziché divenire un utile strumento per vincere le elezioni”.