L’INTERROGAZIONE/TENTORI (PD)
CONTRO IL TELEFONO ANTIGENDER:
“INIZIATIVA RETROGADA DI MARONI”

veronica-tentoriLECCO – Non accennano a placarsi le polemiche intorno al cosiddetto “telefono anti-gender” introdotto da Regione Lombardia, per il quale sono stati stanziati 30mila euro di fondi pubblici all’Age, associazione dei genitori cattolici, vincitrice del bando. Ieri infatti la deputata lecchese Veronica Tentori (Pd) ha presentato un’interrogazione al Governo in merito al discusso provvedimento della Giunta regionale, che, nelle parole dell’assessore leghista Cristina Cappellini, serve per denunciare le “aberranti lezioni ispirate alla teoria gender”.

“Con questa mia interrogazione ho voluto dare un segnale del fatto che Regione Lombardia utilizza questioni ideologiche, completamente prive di fondamento, per mettere in campo iniziative totalmente inutili”, spiega la Tentori. “La riforma ‘La buona scuola’ infatti non prevede alcuna lezione ispirata ad una teoria che nemmeno esiste, ma, all’articolo 1, prevede invece che siano attuati nelle scuole principi di pari opportunità e di prevenzione dei fenomeni di discriminazione, violenza, cose su cui dovremmo essere tutti d’accordo. I fatti quotidiani di cronaca purtroppo ci confermano che abbiamo un disperato bisogno di partire da educazione e prevenzione per sconfiggere la piaga della violenza sulle donne, ma anche bullismo ed emarginazione. E invece di occuparsi di questi tragici problemi sociali la giunta Maroni cosa fa? Diffonde preoccupazioni inutili su teorie inventate utilizzando i soldi dei cittadini lombardi!”.

“Mi domando quando la giunta Maroni inizierà a occuparsi dei veri problemi dei lombardi – conclude la Tentori – e la smetterà di distinguersi per le sue iniziative retrograde”.

Di seguito il testo dell’interrogazione:

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