LIQUIDATO IL “CAPITANO ULTIMO”
CHE ARRESTÒ RIINA E ORA
INDAGAVA ANCHE SU MARONI

ROS carabinieriROMA – Con una lettera datata 4 agosto il Comando generale dei carabinieri “spazza via il colonnello Sergio De Caprio, nome in codice Ultimo, dalla guida operativa dei suoi 200 uomini del NOE, addestrati a perseguire reati ambientali, ma anche straordinari segugi capaci di scovare tangenti, abusi, traffici di denari e di influenza. Uomini che stanno nel cuore delle più clamorose inchieste di questi ultimi anni sull’eterna sciagura italiana, la corruzione”.

Ne dà notizia Pino Corrias su Il Fatto Quotidiano che ricorda la quantità di operazioni sotto copertura e di indagini investigative che De Caprio ha portato a termine con successo. Spesso in contrasto con le gerarchie militari, le particolari modalità dell’avvicendamento lasciano intravedere una sorta di richiamo verso il carabiniere che nel 1993 guidò gli uomini del ROS che arrestarono Toto Riina.

CNR_Poli-lc_Maroni“Ripescato dal ministero dell’ambiente e messo a capo dei Nuclei operativi ecologici”, Ultimo plasmò il NOE e riprese a indagare su scandali e corruzione

“L’elenco è lungo come un film” scrive Corrias. Furono gli uomini di De Caprio a sollevare il coperchio sugli investimenti della Lega nord in Tanzania e sui diamanti, poi le tangenti in Finmeccanica, la P4 e la banca vaticana.

E ancora, recentissime, le intercettazioni tra Matteo Renzi e il generale della guardia di finanza Michele Adinolfi, e le indagini attorno al governatore della Lombardia Roberto Maroni, accusato di abuso di ufficio per aver fatto assumere due sue collaboratrici grazie a un concorso appositamente truccato.

> Leggi l’articolo di Pino Corrias per Il Fatto Quotidiano