“MAI PIÙ FASCISMI”: A LECCO
ARRIVA LA RACCOLTA FIRME
PER UNA BATTAGLIA CULTURALE

LECCO – L’Anpi di Lecco – insieme con Cgil, Cisl, Uil, Libera, ArciPotere al popolo e altre associazioni– lancia anche nel capoluogo lombardo la campagna, già avviata lo scorso 3 gennaio a livello nazionale, di raccolta firme “Mai più fascismi”. Dal 7 marzo nelle piazze lecchesi e, con l’aiuto dei sindacati, anche nei luoghi di lavoro, oltre che nelle sedi delle associazioni aderenti, sarà possibile firmare per questa battaglia culturale contro nuovi tipi di violenza e di odio.

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“La difesa dei valori della Costituzione è da sempre tra i nostri compiti – fa sapere il presidente Anpi Lecco Enrico Avagnina – insieme alla memoria della Resistenza”; e prosegue rimarcando che l’importanza di questa campagna sta nella molteplicità di forze che la sostengono, dai sindacati e associazioni a movimenti e partiti politici, auspicando una sempre maggior intesa tra istituzioni e organizzazioni democratiche. La raccolta firme s’inserisce in un clima in cui il neofascismo è tornato alla ribalta: dopo i fatti di Como, Ostia e Macerata ci si è resi conto del fatto che “non è un tema così obsoleto e vetusto come si è creduto per lungo tempo” aggiunge Avagnina. Si tratta insomma di un antifascismo, quello contenuto in questa campagna, che “non è fatto solo di no e di divieti, ma costituisce una vera e propria battaglia culturale”.

Per diffondere questa campagna anche nel terreno più fertile dei neofascismi – il web – “da oggi pomeriggio sarà attiva – dichiara Davide Ronzoni, presidente Arci Lecco – la pagina facebook Mai più fascismi Lecco. Inoltre, avendo noi aderito a questo appello con la Uisp (Unione italiana sport per tutti), sarà possibile raccogliere le firme anche nei nostri circoli”. Ronzoni cita inoltre un recente report di Amnesty international, da cui emerge che l’odio – specialmente sui social network – è diretto principalmente contro immigrati, rom e persone lgbt, additati come problemi della nostra società.

Alla raccolta firme aderisce “convinta e coerente con i propri valori anche Libera – racconta Guerrino Donegà aggiungendo che – i fascismi devono destare preoccupazioni fra tutti”. È presente anche il mondo dei lavoratori tramite Giovanni Gianola (Fim-Cisl Lecco e Monza) e Wolfango Pirelli (Cgil Lecco): “Il mondo del lavoro è figlio di una storia ben precisa. Ci schieriamo per impedire, anche nei luoghi di lavoro, lo sviluppo di neofascismi” fa sapere Gianola.

Bruno Marando di Potere al popolo rileva un’accettazione passiva e quasi rassegnata a una comunità rancorosa da tempo: “Non bisogna dimenticare che il fascismo s’innesta sulla psicologia delle folle e sulla divisione della sinistra”.

Alessandro Tonini