“MANCANO GLI ATTI SUL BIONE”:
ULTIMA PROROGA IN DISCUSSIONE.
GHEZA VICINO ALL’ADDIO?

Centro Sportivo BioneLECCO – I problemi dell’Amministrazione comunale di Lecco non finiscono mai. Non bastavano la riorganizzazione dei lavoratori sempre aperta e la questione delle somme urgenze: un’altra mannaia infatti è calata su Virginio Brivio e la sua giunta e si tratta del Bione. Perché la proroga concessa lo scorso 31 dicembre alla società che gestisce il centro, la Sport management, pare che non sia stata firmata. O meglio, non ci siano gli atti dovuti nell’albo pretorio. “Sul tema abbiamo chiesto una riunione dei capigruppo con urgenza – afferma Massimo Riva (Movimento 5 stelle) –, vogliamo vederci chiaro e capire se è tutto regolare. In consiglio comunale non è passato nulla e non ho trovato alcuna delibera di giunta o altri atti firmati su una proroga, o differimento, come era stato chiamato”.

Non solo, ci sarebbero anche due lettere mandate dal segretario generale Michele Luccisano ai gestori per dire che non hanno i requisiti per stare nel centro. “Anche di questo non abbiamo notizie” sottolinea Riva. E i consiglieri di maggioranza, riunitasi lunedì sera per una riunione precedente al consiglio comunale, hanno saputo dell’iniziativa del dirigente. Si apre così una vera e propria crisi, tutta interna a Palazzo Bovara, con il segretario che – di fatto – va contro Brivio, rimasto orfano al momento opportuno di Maria Lombardi, dirigente che avrebbe dovuto validare le carte ma che ha abbandonato il posto proprio alla vigilia di San Silvestro. Non solo. Sarà un vero problema per tutti coloro che frequentano il Bione.

Stefano Gheza assessore 2“Dopo aver denunciato la mancata firma a 24 ore dalla scadenza è saltata la pezza messa per tenere aperto. Ora farsa delle farse, il Comune che aveva dato la deroga sfratta il gestore – tuona Filippo Boscagli (Ncd) che ha sempre seguito il tema –. Difficile capire ora cosa succederà ma senza il gestore il Bione chiude e chiude subito. Lasciando a piedi i clienti che hanno pagato, i lecchesi che pure a pezzi amano quel centro e facendo fare alle società e alla città di Lecco una figura indegna e inaccettabile. Il centro è un patrimonio di Lecco non meno del teatro Sociale o delle piazze del centro, non merita questa fine. I responsabili trovino una soluzione visto che tutti ci siamo dati disponibili a lavorare per trovarla sentendoci rispondere dall’assessore che è tutto a posto”.

Ed è proprio il silenzio di Stefano Gheza a preoccupare di più. Non è un segreto infatti che il titolare dello Sport potrebbe lasciare in caso di fallimento al Bione.