MANDELLO, IL COMUNE PREPARA IL “NUOVO” BILANCIO. “SI STAVA MEGLIO CON LA VECCHIA ICI…”

MANDELLO DEL LARIO – Si è chiusa la fase preparatoria degli atti che verranno proposti alla discussione del consiglio comunale del 30 luglio. In particolare il Comune provvederà alla revisione del bilancio di previsione 2014, approvato nel mese di dicembre 2013 con normative ormai non più in vigore perché completamente modificate dal Parlamento.

Si andranno ad aggiornare sostanzialmente le parti di bilancio legate all’entrata, che al
momento dell’approvazione nel 2013 si basavano ancora sul sistema IMU per quanto riguarda gli immobili e tares per i rifiuti.

Il meccanismo della “tassa rifiuti”, pur cambiando nome, non muta la sostanza di quanto già previsto con la Tares: l’entrata deve coprire interamente e non superare i costi del servizio.

MARCELLI FABIO MANDELLODiverso il discorso per quanto riguarda il sistema imu-tasi: dopo aver abolito nel 2013 l’imu prima casa, prevedendo una compensazione sui trasferimenti, nel 2014 è stata eliminata dal Governo la compensazione delle entrate imu prima casa, lasciando ai Comuni la “facoltà” di applicare la tasi. “Se a ciò si aggiunge la diminuzione degli altri trasferimenti – annota il vicesindaco Fabio Marcelli – risulta evidente che non si tratta di libera scelta, ma di un obbligo inevitabile per poter garantire ai cittadini un livello di servizi adeguato”.

“La scelta fatta dalla nostra amministrazione comunale, nell’ottica di conciliare equità e progressività con la necessità legata al fabbisogno di bilancio può così essere sintetizzata:
– Immobili strumentali alle attività: tasi 2‰ – imu invariata
– Abitazioni non principali: tasi 0‰ – imu +2‰ (si evita di far pagare due imposte diverse, tasi e imu, spostando l’aliquota tasi a maggior aliquota imu)
– Abitazioni principali: tasi 2.5‰ con detrazione di 50€ per abitazione principale + 25€ per ogni figlio fino a 18 anni

La decisione è, invece, di non agire sull’addizionale IRPEF, mantenendo invariate le aliquote che già prevedono progressività e soglia di esenzione a 15.000 €”.

Resta da ultimo un commento politico che Marcelli reputa necessario: “Anni di disputa parlamentare sull’eliminazione dell’ICI prima e dell’IMU poi hanno portato a modificare molte volte il quadro normativo con la conseguente confusione nel contribuente, incertezza sugli incassi e difficoltà nei controlli. Oggi si pensa di risolvere il tutto scaricando sui comuni l’onere di tassare i cittadini. Non staremmo tutti meglio, contribuenti e comuni, con la vecchia ICI?”.

 

 

 

Fabio Marcelli