MERCE DA DISTRUGGERE SPARTITA
TRA I FUNZIONARI DELLE ENTRATE?
VIA AL PROCESSO A LECCO

trucchi variLECCO – Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio è il reato per cui sono chiamati a rispondere D. B. e M. C., due funzionari dell’Agenzia delle entrate, che nel giugno del 2013 sono stati trovati dalla Guardia di Finanza in possesso di prodotti cosmetici, in particolare Chanel e Deborah, che sarebbero invece dovuti essere distrutti.

Sì, perché quando una persona giuridica dispone questa misura per merce troppo vecchia o avariata, è necessario seguire un iter preciso: indicare alle autorità competenti – Agenzia delle Entrate, Guardia di Finanza o Notaio – il luogo, la data e l’ora delle operazioni assieme all’elenco dettagliato dei prodotti da distruggere e il personale autorizzato deve assistere allo smaltimento e redigere un verbale. Ma quel giorno di giugno le cose andarono diversamente.

“Abbiamo sottoposto l’azienda Il Trasporto di Perego ad un servizio di osservazione, perché avevamo dei sospetti su questa attività – spiega il capitano Selenia Centi allora in servizio per le Fiamme gialle –. Ci siamo appostati proprio in vista di un evento di particolare rilevanza: un carico della Chanel, del valore di quasi quattro milioni di euro, che doveva essere distrutto”.

guardia_finanza“Dalla nostra posizione abbiamo visto i camion con i 400 colli di cosmetici entrare nell’area dove avrebbero dovuto essere inceneriti, per poi ri-uscire, una parte di essi almeno, a bordo di un furgone bianco, guidato da Roberto Gentile – dipendente de Il trasporto che ha patteggiato una pena di due anni – il quale, fermato a Malgrate, è stato perquisito e trovato in possesso di una quantità ingente di prodotti Chanel. Nel frattempo a Perego entrava in azienda un’auto guidata da F. T., il funzionario dell’Agenzia delle entrate che ha poi redatto il verbale del finto smaltimento, avvicinato da P. R., altro dipendente de Il trasporto, che gli ha consegnato un pacchetto”, entrambi hanno scelto di patteggiare e sono stati condannati.

“A questo punto – conclude Centi – abbiamo chiesto l’autorizzazione al vice procuratore Paolo Del Grosso – pm di questo procedimento – di perquisire le abitazioni di tutti i soggetti identificati nel corso dell’operazione”. A casa di una dei due imputati hanno trovato dei prodotti di Chanel che, sottoposti a perizia, sono risultati provenire dalla partita che doveva essere distrutta il 28 giugno. Proseguendo nelle indagini è stata perquisita anche l’abitazione dell’altro imputato, dove sono stati trovati degli smalti di Deborah riconducibili alla distruzione disposta dall’azienda per il 25 giugno.

Manuela Valsecchi