METASTASI: UNITI I DUE FILONI.
IL RICICLAGGIO DI DENARO
ENTRA NEL DIBATTITO AVVIATO

tribunale lecco 9LECCO – Come previsto quest’oggi il Tribunale di Lecco ha unificato i due processi derivati dalle indagini dell’Antimafia denominate “Metastasi”. Al fascicolo originale si aggiunge quindi il nuovo procedimento, non ancora inaugurato, che mirerebbe a dimostrare pratiche di riciclaggio di denaro e coinvolgerebbe 11 persone, tra cui alcune di esse estranee al primo e più noto filone d’indagine.

Nel secondo processo “ricompaiono” i nomi di Mario Trovato e Claudio Crotta, insieme a Claudio Bongarzone – già giudicato con rito abbreviato insieme a Ernesto Palermo e Alessandro Nania -. A questi si aggiungono alcuni loro famigliari, per lo più sospettati di svolgere il ruolo di prestanome: Gilvana Goncalves, compagna del Bongarzone; Alexandra Ivashkova, compagna di Trovato e all’epoca dei fatti proprietaria di un bar a Belledo; i figli dello stesso Trovato, Rolando, Franco – chiamato anche “Franchino” per distinguerlo dall’omonimo zio ergastolano-, Stefania Shanna e Giacomo – all’ergastolo per omicidio -. Infine entrano nel processo anche un geometra, Alessio Ghislanzoni, e di Gaetano Mauri e Gianguido Mazza. Restano imputati dal procedimento già avviato, quello legato alla vicenda Lido di Paré, l’ex sindaco di Valmadrera Marco Rusconi, Saverio Lilliu, Antonello Redaelli, Antonio Romeo e Massimo Nasatti.

Il processo “Metastasi” dunque riprenderà a ottobre dopo che le difese si saranno aggiornate prendendo visione degli atti già prodotti nelle udienze precedenti e delle testimonianze già rilasciate. Nella prossima seduta al banco dei testimoni tornerà quindi il capitano del Gico della Guardia di Finanza che, dopo aver a suo tempo illustrato le indagini che hanno portato alle accuse per i primi imputati, dovrà ora motivare i capi d’accusa per gli imputati provenienti dal “bis”.

 

 

 

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