METASTASI/NELLA REQUISITORIA
DI ALBERTINI LA ‘NDRANGHETA
MAI REALMENTE SCOMPARSA

tribunale lecco 11LECCO – Non sono bastate otto ore di requisitoria del PM Bruna Albertini per giungere alle conclusioni del processo “Metastasi”, si dovrà attendere quindi il prossimo 9 febbraio per conoscere le decisioni dell’accusa e il primo marzo per ascoltare il collegio presieduto dal giudice Enrico Manzi pronunciare la sentenza.

La prima giornata di requisitoria è servita al magistrato Albertini per ricostruire la storia della ‘ndrangheta in Lombardia e nel lecchese, utilizzando le sentenze dei vari processi e cercando di dimostrare come nulla sia cambiato dai tempi di “Wall Street”, processo che nel 1993 accertò la presenza a Lecco della locale criminale retta da Franco Coco Trovato, e che nonostante l’ergastolo per il boss avrebbe continuato ad esistere ed operare.

A presagire la presenza del reato di associazione mafiosa ci sarebbero inoltre riti e cerimoniali di affiliazione, omertà e intimidazioni, che non si sarebbero interrotti con la celebrazione del processo degli anni Novanta.

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