NEL GIORNO DELL’ADDIO DEL PAPA I GIOVANI COMUNISTI DICONO BASTA AI CONTRIBUTI AL VATICANO

LECCO – In occasione dell’anniversario dei patti Lateranensi, questa mattina i Giovani Comunisti di Lecco, impegnati nel progetto nazionale di Rivoluzione Civile con Antonio Ingroia, nonché sostenitori della lista Etico per la Regione Lombardia, hanno voluto “ribadire a chiare lettere che in Italia, oggi, occorre dare un chiaro segnale: limitare fortemente i finanziamenti pubblici al Vaticano”.

GC VS VATICANO“Sui contributi pubblici alla Chiesa – affermano – c’è un diffuso silenzio. Eppure, in un momento di difficilissima situazione dei conti pubblici del nostro Paese, dove ogni giorno vengono fatti tagli alla scuola, alla sanità, alle pensioni, allo stato sociale e quant’altro, ci sarebbe bisogno sì di eliminare subito le scellerate spese militari, ma altresì, ci sarebbe bisogno di una “spending rewiev” dei contributi pubblici che a vario titolo vengono elargiti alla Chiesa”.

“I contributi pubblici che annualmente vengono elargiti alla Chiesa – concludono i Giovani Comunisti – ammontano ad oltre 6 miliardi di euro. In aggiunta poi vi sono altre migliaia e migliaia di atti dello Stato, delle Regioni, delle Province, dei Comuni che, complessivamente, danno altri miliardi di euro per feste, per i più svariati eventi e ricorrenze, per ristrutturazioni ecc.. il tutto ha le dimensioni di una manovra economica.

Nessuno Stato al mondo, libero e liberale, concede così tanti soldi alla Chiesa. Noi non siamo anticlericali. Noi sappiamo bene delle opere di bene della Chiesa. Noi vogliamo solo una “Libera Chiesa in Libero Stato”.

In un momento di pesante crisi economica, dove tutti i cittadini pagano pesanti sacrifici e subiscono
drammatici tagli ai servizi pubblici, non si può continuare a fare regalie a nessuno, Chiesa compresa”.