NEONATO MORTO A 28 GIORNI:
INDAGATI I GENITORI E FORSE MEDICI. MARTEDÌ L’AUTOPSIA

LECCO – Sarà effettuata martedì 3 novembre l’autopsia sul corpo del piccolo L.N. il neonato deceduto lo scorso 15 ottobre a Ballabio. Dopo due giorni dal vertice degli esperti, il sostituto procuratore Cinzia Citterio ha sciolto la riserva, decidendo di richiedere un nuovo esame a titolo di prosecuzione degli accertamenti già eseguiti nell’immediatezza dei fatti dall’anatomopatologo Paolo Tricomi, continuati nei giorni successivi con il supporto di neonatologo e radiologo nominati come consulenti dal PM.

Ma l’autopsia fissata possiede caratteristiche ben diverse e a questo punto “ufficiali”, comprese le garanzie indicate dal Codice di Procedura Penale, che prevede la convocazione degli iscritti nel registro degli indagati (o dei loro legali), con gli eventuali consulenti.

Tra questi risulterebbero anche i genitori del piccolo L. – ma non viene escluso che l’avviso di garanzia possa essere recapitato anche ai medici della Pediatria del “Manzoni” che hanno avuto in carico il bimbo in occasione dei ricoveri che hanno preceduto la tragedia del 15 ottobre. Lo sfortunato neonato era stato portato all’ospedale una prima volta giovedì 1 ottobre a seguito della caduta dalle braccia della madre e gli accertamenti avrebbero appurato come L. N. avrebbe battuto la faccia sul pavimento.

Dopo la dimissione dal nosocomio sabato 3 ottobre, madre e figlio ritornano in ospedale martedì 6 perchè: i genitori in quel caso dichiarano che il bimbo non sta bene. In questa occasione mamma e papà residenti a Ballabio chiedono con insistenza di sottoporre il neonato ad una radiografia. Nuova dimissione lunedì 12 ottobre, tre giorni prima del decesso, per il quale ancora non si trova una causa certa.