IL PRESIDENTE DELLA UILDM
DI LECCO, FONTANA, NOMINATO CAVALIERE DELLA REPUBBLICA

LECCO –  Gerolamo Fontana nominato dal presidente della Repubblica commendatore dell’ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”. Il provvedimento è 27 dicembre scorso, ma solo recentemente è stato comunicato al diretto interessato.
Fontana è l’attuale presidente dell’Uildm sez. di Lecco, associazione che si spende ogni anno per la raccolta di fondi Telethom, ma ha iniziato preso ad occuparsi di sociale: da ragazzo assieme al fratello Angelo ha spronato i coetanei a ricavare con pala e piccone un campo di gioco da una cava di ghiaia abbandonata. Anno 1968 da lì è iniziata un’avventura nel sociale attraverso la Polisportiva di Monte Marenzo e via via  negli anni. Non c’è sta emergenza umanitaria nel mondo (terremoti, alluvioni, ecc.) che non abbia visto Gerolamo in prima a fila a raccogliere fondi, a stimolare la solidarietà con gesti concreti.
Segnato profondamente dalla malattia del figlio Fabrizio ha cominciato a dedicarsi, sempre con la stessa generosità, in favore delle campagne di Telethon,  a sostegno della ricerca scientifica per vincere gravi malattie genetiche. Impegno avviato nel 1992 con la sezione Uildm (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare) di Bergamo, nel 2006 diventa presidente della neonata sez Uildm della Provincia di Lecco,  incarico che  tuttora continua con risultati di assoluto rilievo a livello nazionale.
L’indicatore di questi risultati non sono solo i fondi raccolti, che pure ammontano alla straordinaria cifra di due milioni e mezzo di euro, ma soprattutto nella capacità di aver coinvolto migliaia di donatori, centinaia di volontari grandi e piccini, decine di associazioni, amministrazioni locali e istituzioni, nonché un nutrito gruppo di personalità dello sport, dello spettacolo e della scienza nel ruolo di testimonial di questo grande progetto.
Gerolamo è andato nelle scuole delle Provincie di Lecco e Bergamo, ad incontrare generazioni di studenti di tutte le età, per parlare a loro di malattie rare, motivandoli di farli partecipi di un progetto preciso, quello di essere “Ambasciatori Telethon”,  educarli ad assumersi impegni nel sociale e promuovendo l’integrazione scolastica verso i ragazzi diversamente abili.