NUOVA LEGGE SULL’IMMIGRAZIONE.
PASSA L’EMENDAMENTO LEGA
SU REPERIBILITÀ DEI PROFUGHI

paolo arrigoniLECCO – Il senatore Paolo Arrigoni per la Lega Nord insieme ai colleghi Roberto Calderoli e Erika Stefani, ha seguito i lavori nelle commissioni congiunte Affari costituzionali e Giustizia del Senato per la conversione del Dl 13/2017 c.d. Minniti sull’immigrazione. Soddisfazione per l’approvazione della proposta che prevede che i gestori dei centri di accoglienza debbano informare il Comune di riferimento in caso di irreperibilità del richiedente asilo, per la cancellazione dall’anagrafe.

Delusione invece per la bocciatura dell’emedamento secondo il quale si sarebbe dovuta rilasciare la carta di identità ai richiedenti asilo solo dopo aver ottenuto la protezione internazionale.

Il flusso di ingressi inarrestabile nel paese a partire dal 2014 (505mila sbarchi nel triennio 2014-2016) e il conseguente elevato numero di richieste di asilo (272mila nel triennio) stanno accrescendo l’emergenza nel sistema di accoglienza dove vengono assistiti i sedicenti profughi. Le presenze, da 22.118 di fine 2013 sono esponenzialmente salite al 31 dicembre 2016 a 176.554, di cui l’80 per cento collocate in strutture temporanee di accoglienza (abitazioni, condomini, alberghi e altri edifici privati). Solo nella provincia di Lecco a fine 2016 erano 1.224 sistemati in 49 strutture temporanee e due strutture Sprar.

Nella pessima gestione di questa immigrazione irregolare il Governo Gentiloni, in continuità con quello Renzi, ai Comuni che hanno strutture di accoglienza (spessissimo contro la propria volontà) continua a scaricare non solo problemi sociali e di sicurezza ma anche incombenze e oneri economici rilevanti: l’iscrizione all’anagrafe comunale dei richiedenti asilo, la relativa cancellazione con lunghissimi e costosi procedimenti, il rilascio della carta d’identità e anche l’erogazione dei servizi  di welfare.

tendopoli migranti bione 2Proprio a seguito delle criticità segnalate dai sindaci, molti lecchesi (Invernizzi di Cremeno e altri), come Lega abbiamo presentato diversi emendamenti al decreto. In commissione è stata approvata la proposta che prevede che in caso di irreperibilità del richiedente asilo dal centro, in capo al gestore è fatto obbligo entro 20 giorni di darne comunicazione al Comune, consentendo così all’ufficio anagrafe di procedere alla rapida cancellazione anagrafica senza dover più ricorrere al procedimento standard che dura un anno.

La maggioranza ha invece incredibilmente bocciato un altro nostro emendamento che prevedeva il rilascio della carta d’identità all’immigrato solo ad ottenuta protezione internazionale. La proposta voleva superare l’attuale assurda previsione che riconosce ad un “semplice” richiedente asilo, almeno da tre mesi presente nel centro, il diritto ad ottenere il documento di residenza. Una follia mantenere questa norma tenuto conto che solo il 20 per cento di coloro che chiedono asilo ottengono dopo tempi lunghissimi la protezione internazionale. Anche gli amministratori lecchesi del Pd (come l’assessore di Lecco, Riccardo Mariani) che auspicavano questa ragionevole e opportuna modifica sono stati beffati dal proprio Governo.