OGGIONO: DURO SCONTRO
PER UN MARCIAPIEDE

OGGIONO – Un CONSIGLIO OGGIONOconsiglio comunale decisamente movimentato quello di lunedì 29 settembre: al centro della disputa, come pomo della discordia, un marciapiede. In realtà tutto è proseguito bene fino all’ultimo punto dell’ordine del giorno. La minoranza si è astenuta dal votare il Piano Generale di Sviluppo e il Prospetto di Salvaguardia degli obbiettivi di Bilancio proposti dall’assessore alle Risorse Economiche Lietti, ma sono stati determinati senza problemi i rappresentanti delle commissioni consiliari, rispettivamente agli affari istituzionali Ceresa, Bergna, Gerosa e Fumagalli, Rusconi, Ratti, Villa, Ceresa, per la Commissione di Commerico e Polizia locale, alle Infrastrutture, Tutela del territorio, Edilizia e urbanistica invece Narciso, Andreotti, Bergna, Villa, per Famiglia, Istruzione, Cultura, Tempo libero, Sport infine Teruzzi, Panzeri, Ratti e Negri.

Un primo piccolo scontro si è verificato sull’esigenza avanzata dall’Ufficio Tecnico di richiedere una consulenza esterna per stimare l’area del ex deposito Icam, che si vorrebbe trasformare in zona residenziale.

Arveno arveno fumagalli oggionoFumagalli, capogruppo della minoranza, è intervenuto domandando perché fosse necessario sborsare 2000 euro per un lavoro assolvibile dal personale interno. La risposta, ovvero una mole di lavoro incompatibile con tempistiche troppo strette, in aggiunta alla necessità di avere un’opinione esterna per garantire terzietà, non ha soddisfatto l’avvocato alla guida di “Insieme per Oggiono” che ha dichiarato: «Ci asterremo perché queste giustificazioni non ci sembrano valide, l’amministrazione deve agire secondo criteri di imparzialità, senza doverla ricerca all’esterno.»

Ceresa FerdinandoFerdinando Ceresa, consigliere della maggioranza, ha dunque ribattuto: «L’ufficio ci garantisce una tempistica certa, non vogliamo rischiare dilazioni temporali a causa della burocrazia, questo mi sembra un motivo sufficiente per dare l’incarico all’esterno.»
Il vero putiferio si è verificato però quando si è affrontata la spinosa questione del marciapiede in Via Baravico, introdotta dall’assessore Giuseppina Gerosa che ha spiegato rapidamente i vari passaggi. Nel 2004 venne approvato un piano integrato di intervento che prevedeva la realizzazione di un marciapiede su via Baravico, concesso tramite una atto bonario approvato dal proprietario privato dell’area. Nel 2007 i nuovi proprietari, la società Master Edil S.R.L., chiesero che la zona divenisse edificabile, il Comune in base ad una modifica del PGT rifiutò, e i proprietari fecero ricorso poiché nel frattempo la società di costruzioni incaricata aveva ormai finito il marciapiede. I

proprietari poi ritirarono il ricorso, ma per quello che in realtà è già un bene utilizzato dalla cittadinanza, spetterebbe loro un indennizzo: si è dunque resa necessaria la perizia ad un tecnico per valutare l’ammontare della somma che permetterebbe al comune di portare a termine l’acquisizione di questo bene. Conclusa la spiegazione, Fumagalli è intervenuto denunciando silenzi, latitanze e frazionamenti della proprietà, sottolineando la necessità di spiegare meglio la questione. Rifacendosi all’intervento di Ceresa ha poi affermato: «E’ una questione che ha atttraversato 2-3 amministrazioni, con cui io non ho nulla da spartire…e solo alla fine facciamo un esproprio? Delegheremo anche a terzi ma non è che siamo così solerti come promesso: è una vergogna. E poi ci sono punti non chiari: se il comune non aveva mai acquisito l’area perché i lavori sono stati fatti comunque? Quante sollecitazioni abbiamo avuto dal proprietario dell’area? Perchè poi sono stati fatti due frazionamenti, nel 2008 e nel 2014? Quando ho chiesto maggiori delucidazioni mi è stato detto che ci sono documenti consultabili e altri non disponibili. Per questo motivo ci asterremo.» Fumagalli a questo punto si è alzato in piedi leggendo un estratto del discorso del sindaco Ferrari sulla doverosa trasparenza che deve sempre un’onesta amministrazione. davide.bergna.smallLa risposta della maggioranza non ha tardato ad arrivare: il consigliere Davide Bernia ha preso parola:«Non capisco perchè urlare per poi astenersi. Mi risulta che Fumagalli si sia fatto accompagnare nelle ricerche della documentazione proprio dal legale della Master Edil S.R.L., forse perché non era capace di leggere i documenti? Noi non volevamo ‘pubblicizzare’, unicamente per una questione di eleganza, eventi non chiari nelle precedenti amministrazioni. Perchè la Master Edil S.R.L. pagò circa 800.000 euro per un terreno agricolo, inedificabile? Un salto nel buio? Per fortuna che a sorreggere il rappresentante della Master Edil S.R.L. e assessore all’epoca c’era il marciapiede…ripeto: probabilmente c’era qualcosa nelle precedenti amministrazioni, con cui lei dice di non avere nulla con cui spartire pur sedendo dalla stessa parte, di non chiaro.» L’assessore Gerosa ha poi ribadito che il ricorso era stato avanzato dai nuovi proprietari come ripicca per non aver concesso l’edificabilità dell’area, il frazionamento dipende invece da una questione meramente tecnica.

Ferrari Oggiono - 1PIl sindaco Roberto Paolo Ferrari ha aggiunto che la Master Edil S.R.L. si dichiarò disponibile alla cessione di un terreno già ‘urbanizzato’ dimostrando di sapere che il marcapiede era stato realizzato: «Quell’assessore ha ricevuto comunicazioni sia dalla parte del comune che da quella della società..insomma se si è accorto della costruzione del marciapiede dopo qualche anno significa che non faceva il suo dovere da nessuna delle due parti.» Prima che il punto del giorno venisse approvato, Ceresa ha concluso: «Quando il saggio indica la luna… Stasera abbiamo spostato l’attenzione, non indico ma sottolineo che mi guarderei bene dall’astenermi dal combattere queste battaglie, che vorrei affrontare con l’appoggio di tutti trattandosi di una questione non partitica. »