“PERCHÉ HO VOTATO CONTRO
IL BILANCIO DI PREVISIONE”,
LA LETTERA DI DARIO SPREAFICO
CAPOGRUPPO DI VIVERE LECCO

LECCO – Pubblichiamo di séguito la lettera in cui Dario Spreafico, capogruppo consigliare della lista civica Vivere Lecco, spiega il motivo del suo voto contrario al bilancio di previsione triennale del Comune di Lecco: per i prossimi tre anni non sarebbero previsti investimenti sui principali problemi della città.

Parto dal concetto fondamentale che una Lista civica (i.e. Vivere Lecco) debba operare nell’interesse dei cittadini e della città stessa ed essere avulsa da qualsiasi gioco partitico o movimentistaCiò sta a significare fondamentalmente che da qualsiasi parte venga una proposta se valutata a favore dei cittadini e della città deve essere appoggiata o viceversa respinta. Non ritengo corretto e aborrisco qualsiasi presa di posizione preconcetta

 … sono di maggioranza ho sempre ragione, loro, di  minoranza, hanno sempre torto!

 … sono di minoranza ho sempre ragione loro di maggioranza … sbagliano!

La mancanza di autocritica della classe politica (i.e. amministrativa) è la prima vera nemica del cittadino.

Facciamo esempi concreti:

  • Di che colore politico sono le buche nelle strade? Quelle profonde fino a 1 cm. sono rosse e quelle superiori a 1 cm. sono verdi?
  • Sono di destra o di sinistra le fontanelle pubbliche? Quelle che funzionano sono di sinistra e quelle altre di destra?
  • Cosa dire dei cestini dei rifiuti? Quelli che ci sono per strada sono di centrosinistra e quelli che mancano, e sono nei magazzini comunali, sono di centrodestra? E quelli rotti?
  • Non è che per caso le strade sporche in città sia colpa dei gialli (non asiatici!)? O forse delle liste civiche? Chi non controlla il servizio è di destra o di sinistra?
  • Di chi sarà mai la colpa della mancanza o illeggibilità dei cartelli o lapidi toponomastiche della città? Forse del tempo che passa inclemente? Il tempo usura, quindi, è di sinistra.
  • L’ozono imperante in città al punto tale che i medici sportivi sconsigliano di fare sport a Lecco di che colore politico è? Questa volta la risposta è facile: di tutti i colori. Si sono avvicendati di tutti i colori sugli scranni cittadini senza fare niente per l’ambiente.
  • La mancanza di politiche relative ai rioni di periferia è senz’altro colpa dei cittadini residenti? O forse dei consiglieri comunali che non fanno niente per i rioni? O di quelli che non ascoltano i consiglieri né di maggioranza né di minoranza?
  • La valorizzazione dell’ambiente montano cittadino (avete visto lo stato in cui versa il piazzale della funivia? O lo stato dei sentieri nella fascia pedemontana?)? È forse colpa delle amministrazioni future? Non si sono ancora insediate e non hanno ancora fatto niente?
  • Il nostro lungolago… se parti dal monumento ai caduti e arrivi al distributore di benzina in uscita da Lecco, passando dalla Malpensata, indenne… ti regalano la bambolina? È colpa dei cittadini e turisti che passeggiano che hanno rovinato i cubetti di porfido??
  • La mancanza di presidi di polizia nei quartieri? È perché ci sono troppi rioni in città? O troppo pochi? Poliziotti locali? Beh, la risposta è facile, è colpa del Governo che blocca le assunzioni. Ma quello di prima o quello di adesso… dei rossi o dei giallo-verdi?
  • E i turisti? Oltre qualche albergo (pochi) cosa offriamo loro? Quali strutture ricettizie ci sono? È curioso che in una città che ha la vocazione turistica non ci sia un negozio di souvenir.
  • Le aiuole in città senza fiori e non mantenute … è colpa degli hippies? Mentre le erbacce e piante selvatiche che crescono ogni dove … è colpa della “Lecco bene”?
  • Punti di aggregazione giovanile non ce ne sono salvo il fenomeno dell’associazionismo che, con i dovuti distinguo, è tipicamente di sinistra.
  • Dal punto di vista ludico cosa offre questa città? Ma siamo una città del “fil di ferro” cosa ci divertiamo a fare.
  • Beh cosa dire dei parcheggi? In centro città ce ne sono tanti e tutti a pagamento o quasi, in alcuni quartieri non ce ne sono e non si vuole trovare la soluzione al problema. In località Falghera sono 45 anni che aspettano qualche parcheggio.

Si potrebbe andare avanti a iosa!

Di tutte queste argomenti non c’è niente o quasi nel bilancio di previsione triennale. Mi si può dire che sono micro voci e sono incluse nelle macro voci di bilancio, ma nel Documento Unico di Programmazione (DUP) di queste cose si parla di striscio con tanta approssimazione o non se ne parla affatto.

Però sono state fatte grandi opere e sono in previsione di farne altre. Vero.

 Beh, fare l’amministratore comunale è una scelta e l’attività principe è lavorare per l’interesse dei cittadini e della città e per questo si è pagati. Se si fa un’opera o redige un progetto è perché è incluso nel mansionario dell’amministratore e non perché si è più bravi “di quelli di prima”. Fa parte del lavoro che ti sei scelto.

C’è poi chi lo fa per i soldi, altri per mettersi in mostra; altri come viatico per futuri progetti, altri ancora per  valorizzare la propria posizione nell’ambito sociale; altri ancora per potenziare la propria attività professionale e altri per dire … io c’ero.

Domanda… ma al cittadino medio cosa interessa di più? Amministratori che vadano incontro alle loro esigenze e risolvano i loro problemi.

Facendo il consigliere comunale ho maturato una sensibilità particolare ai lavori di pubblico interesse, ma ho anche notato, parlando quotidianamente con la gente, spesso e volentieri si parla e hanno l’esigenza di risposte relative agli argomenti “spiccioli” sopra evidenziati.

Forse bisognerebbe tendere un pochino più l’orecchio all’esigenza della gente e meno ad altri interessi.

“Grandi opere e quotidiani piccoli interventi”… sì va bene, ma prendiamoci cura anche dei piccoli interventi, magari un po’ di più e … costano di meno.

Dario Spreafico
Capogruppo consigliare
Vivere Lecco