PROCESSO MAUGERI: FORMIGONI
IN AULA NON RISPONDE AL PM
“MIEI ATTI IN REGIONE LEGITTIMI”

FORMIGONIMILANO – L’accusa per l’ex governatore della Lombardia Roberto Formigoni sarebbe associazione per delinque e corruzione, con lui a processo l’ex assessore regionale Antonio Simone e il faccendiere Pierangelo Daccò.

Secondo il Pubblico ministero il politico lecchese avrebbe ottenuto dal 2007 al 2011 pagamenti di viaggi, affitti di lusso, uno yatch per un totale di 8 milioni di euro; in cambio avrebbe favorito gli altri undici coimputati con provvedimenti regionali e protezione totale nel campo della sanità.

Come riferisce Il fatto quotidiano però questa mattina, convocato dalla X corte penale del Tribunale di Milano, Roberto Formigoni si è avvalso della facoltà di non rispondere, preferendo rilasciare alcune dichiarazioni spontanee.

Durante il suo discorso Formigoni ha sostenuto la legittimità dei suoi atti da presidente della Regione Lombardia, aggiungendo di non aver mai emanato provvedimenti a favore di alcuno, atti che sarebbero anche stati sottoposti a plurimi controlli da parte del Tar, del Consiglio di Stato e della Corte dei conti.

Il riferimento è alla Fondazione Maugeri, dalle cui casse, sempre secondo gli investigatori, sarebbero usciti 61 milioni di euro in dieci anni destinati proprio ai benefit cui avrebbe goduto l’ex governatore; in cambio la fondazione avrebbe ottenuto dalla regione delibere favorevoli che sarebbero valse circa 200 milioni di euro in rimborsi indebiti.

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