PROVINCIA, L’ULTIMO BILANCIO.
MA I CONSIGLIERI NON CI STANNO

CONSIGLIO PROVINCIALE 191213LECCO – Approvato in Provincia il bilancio dell’ente in previsione dell’anno 2014. Garantiti i servizi essenziali e mantenuti su un buon livello. Non contemplati invece la pulizia della neve dalle strade e il riscaldamento delle scuole per l’inverno 2014-2015. Nelle dichiarazioni dei consiglieri il “de profundis” della Provincia di Lecco.

Con i voti della maggioranza villa Locatelli conferma il bilancio di previsione per l’anno in corso che si aggira attorno ai 57 milioni di euro.

L’assessore al bilancio Ennio Fumagalli definisce il documento molto simile a quello per il 2013, non sono previsti capitoli di spesa per nuove opere pubbliche mentre l’impegno più gravoso resta la Lecco-Bergamo. Nello specifico chiarisce che tale opera, senz’altro onerosa per una piccola provincia, venne pensata in epoca non lontana ma in cui i tagli del governo agli enti periferici si limitavano a 1 milione di euro l’anno. “Le regole sono cambiate in corsa, in due anni ci hanno privato di 9 milioni e hanno triplicato il patto di stabilità. Consideriamo però di poter giungere a una soluzione rinegoziando con lo Stato la modalità di pagamento così da non incidere sul patto di stabilità”.

Fumagalli afferma anche di aver rispettato le priorità sancite dal consiglio e di aver destinato i 12.000€ del fondo riserva 2013 al servizio di trasporto locale.

La decisione di aderire alla sperimentazione del bilancio armonizzato, principale novità, consente all’ente di disporre un aumento finanziario che si suppone possa variare tra il milione e il milione e mezzo di euro; inoltre permette di rinnovare i contratti a tempo determinato che ad esso fanno capo.
Il bilancio di previsione contempla anche i 3,5 milioni di euro che la Provincia è chiamata a restituire allo Stato nel 2015 (saranno 4 milioni nel 2016).

Da parte del senatore  Paolo Arrigoni, capogruppo Lega Nord, la promessa di battersi affinché “il disegno di legge Del Rio che di fatto affossa gli enti provincia venga cestinato”. Bel più battagliere le parole del compagno di partito Giovanni Pasquini che sfogliando quello che definisce un “bilancio di guerra” parla di “governo squadrista che nomina prefetti come avveniva ai tempi dei podestà in camicia nera e costringe i rappresentanti eletti a spremere il sangue dalle rape.

Anna Mazzoleni del Partito Democratico riconosce che “la Provincia è stata additata quale capro espiatorio per i costi della politica in quanto anello debole di una catena che spende e spande, mentre le va riconosciuto il rapporto diretto con i cittadini grazie al sistema elettorale tra i migliori. La condanna senza appello delle provincie non risolverà i problemi e nemmeno costerà meno risolverli.” Conclude chiedendo alla giunta di esprimere un indirizzo cui destinare i risparmi dipesi dall’eventuale mancata tornata elettorale e dei relativi gettoni di presenza del secondo semestre 2014.
Ritorna nel merito dell’odg il capogruppo di minoranza Italo Bruseghini il quale ricorda come solo il controllo dell’opposizione abbia evitato sperperi come 300.000 euro in relazioni pubbliche e 80.000 euro per mandare a rotazione immagini promozionali su Holiday tv, motivando il voto contrario del PD al bilancio col mancato coinvolgimento di Regione Lombardia nella realizzazione della Lecco-Bergamo così da alleggerire il carico economico della Provincia di Lecco.

Anche il presidente Daniele Nava non nasconde il fastidio circa il destino dell’ente e definisce il risparmio previsto dall’abrogazione delle provincie “balle parlamentari, bugie sistematiche date in pasto all’elettore medio. È dimostrato dalle altre provincie già commissariate in Lombardia che un vero risparmio non c’è. Varese ad esempio ha un bilancio di oltre 100 milioni di euro e riesce a risparmiare solo 200.000 euro, un niente nell’ordine di grandezza di un ente pubblico”.

Cesare Canepari