QUELLE CAMPANE “SILENZIATE”:
S. STEFANO LODIGIANO COME OLCIO

MANDELLO DEL LARIO – Torna di attualità il tema della polemica sul suono notturno delle campane, andata in scena a Olcio (frazione di Mandello). “Sono particolarmente contento di questa notizia – annota Massimo Gilardoni, ‘difensore della tradizione’ dopo il recente servizio del Tg3 regionale a proposito di un caso simile – perché dimostra che vi è ancora molta gente che ama le belle tradizioni che sono il segno di una cultura tutta cattolica”.

Per questo, Gilardoni ha scritto agli abitanti del paesino lombardo:

“Egregio Signor Sindaco e cittadini di Santo Stefano Lodigiano,
Vi scrivo molto volentieri dopo aver sentito al telegiornale regionale la notizia relativa alla questione “suono dell’Ave Maria mattutino”.
Mi chiamo Massimo Gilardoni e abito in un piccolo paesino sul lago di Como di nome Olcio che si trova vicinissimo a Mandello del Lario (paese conosciuto anche per la presenza della fabbrica Moto Guzzi).
Vi scrivo per porgerVi la mia solidarietà e, sicuramente, quella di moltissimi miei compaesani, relativa alla Vostra protesta per ripristinare, al consueto orario, il suono dell’ Ave Maria mattutino. Anche noi siamo stati vittime di un cambiamento causato dalla protesta/malcontento di 4  compaesani che, nonostante abitassero nel paese da una vita, improvvisamente si sono lamentati del rintocco delle ore nelle ore notturne. Abbiamo raccolto firme, protestato con una riuscitissima manifestazione in giro per il paese a suon di campanelli e campanacci e scritto alla curia. Purtroppo, abbiamo dovuto subire/incassare il colpo. 4 contro la stragrande maggioranza del paese…….SIAMO IN ITALIA!…Il parroco ha applicato la norma senza avere la forza di contrastare in moto netto una norma a detta di moltissimi “ridicola”.  Siamo stati contattati anche dalla redazione regionale del Tg, per un servizio al riguardo ma abbiamo preferito evitare per non mettere alla “gogna” i 4 Olcesi improvvisamente infastiditi dal rintocco che si tramanda da anni e anni.
Vi auguriamo che il Vostro vescovo possa essere fiero della cattolicità a cui apparteniamo che si dimostra anche con questi segni esteriori: segni tramandati in un epoca dove i valori erano anche manifestati da piccole usanze e in cui non si era condizionati dal “dio” denaro e dalla vita frenetica; insomma non ci infastidiva proprio tutto”.