RE-INAUGURATO IL MONUMENTO LECCHESE A STOPPANI

STIPPANI REINAUGURA1LECCO – Domenica 25 ottobre, a seguito del restauro della statua dell’abate Antonio Stoppani e dell’omonima piazza a questi dedicata, è avvenuta la “re-inaugurazione” del monumento con tanti ospiti, collaboratori e una sentita partecipatazione dei cittadini.

L’inaugurazione si apre in Piazza XX Settembre, presso la casa dell’abate, con il deposito della corona d’alloro e segue con l’accompagnamento della banda Promessi Sposi, attraverso il lungolago, fino alla piazza Stoppani.

La benedizione del monsignor Cecchin precede le parole di alcuni dei maggiori esponenti di questa missione di rivitalizzazione del monumento. Anzitutto Rinaldo Zanini, Presidente di Appello per Lecco, associazione alla base del progetto, elenca i tre tratti fondamentali legati a questa ricorrenza: preservare, con il ricordo di Stoppani, la storia stessa di Lecco, fondamentale per costruirne il futuro; il civismo legato all’impegno di molti nell’opera di restauro; infine un grazie per il supporto di sponsor e tecnici e alle famiglie legate al progetto ossia la famiglia Stoppani, Fiocchi e Bianchi.

Il sindaco Virginio Brivio “taglia” metaforicamente il nastro ricordando il concorso di risorse per questa iniziativa, in particolare gli amici dei musei di Lecco, il CAI e Appello.

Chiude il nipote e responsabile del Centro Studi dell’abate, Fabio Stoppani, il quale rievoca la figura di Antonio Stoppani e ne ricorda alcuni lasciti, tra i quali l’azione svolta nel 1861 nel sostenere la realizzazione della carta geografica d’Italia; inoltre il supporto che diede agli investimenti sulle risorse rinnovabili, in qualità di fondatore della teoria dell’origine sintetica del petrolio.

Entrambi temi importanti e attuali, ma l’abate è noto soprattutto per aver reso popolare la scienza e aver fatto del nostro territorio una risorsa, sostenendo che “la Lombardia è un museo a cielo aperto, in cui ci sono 200 milioni di anni delle nostre vite incise sulle montagne”. Prima del rinfresco, Fabio Stoppani ci lascia con un messaggio finale: “Come la famiglia Stoppani fu per questi un sostegno, così oggi i cittadini devono ricoprire quel ruolo di supporto per la nostra città”.

M. P.

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