REFERENDUM UK: LA PAROLA
AD UNO SCOZZESE… DI LECCO

LECCO – Alan Skouse, ventidue anni, è un ragazzo scoziaitaliano sotto tanti aspetti: vive a Bergamo e studia a Milano, ma il suo nome ne tradisce le origini inequivocabilmente scozzesi. In attesa dei risultati del referendum che potrebbe cambiare gli equilibri del Regno Unito, lo abbiamo intervistato.

Perchè conosci la Scozia?
Mio nonno è nato e cresciuto ad Hawick, una città a sud della Scozia. Dopo aver combattuto la guerra, e aver partecipato allo sbarco di Normandia, ha viaggiato molto stabilendosi infine a Milano dove lavorava in un’ambasciata. Attraverso mio padre ho ereditato la passione per questo paese, che cerco comunque di approfondire, in quanto parte della mia identità.

Cosa c’è di ‘scozzese’ nella tua vita ‘italiana’?
In casa abbiamo una bandiera della Scozia, una delle più antiche del mondo, diversa dall’Union Jack. Inoltre durante le festività natalizie conserviamo la tradizione di far arrivare dall’estero il salmone scozzese, infine, ovviamente, in casa nostra non manca mai dell’ottimo whisky!

Hawick
Hawick

Cosa ne pensi del referendum sull’indipendenza? Tu per cosa avresti votato?
Discutendone in famiglia siamo arrivati alla conclusione che l’indipendenza della Scozia non sarebbe una buona soluzione per entrambe le nazioni coinvolte, quindi avrei votato per il no.

In che modo l’indipendenza danneggerebbe Regno Unito e Scozia?
Da una parte c’è l’U.K., che ritengo molto più spaventata della Scozia di fronte a questa prospettiva e sotto questa luce leggo anche le offerte ‘last minute’ di Cameron, che subirebbe un consistente danno economico: petrolio, finanza e commercio del whisky, sono i tre pilastri dell’economia scozzese. D’altro canto anche la Scozia non deve dimenticare di vivere ormai in un mondo globalizzato in cui l’unione fa sicuramente la forza.

 
Perchè per gli scozzesi è socttish flagcosì importante l’indipendenza?
La Scozia ha un’identità molto forte, una cultura solida e antica, tratti che la distinguono fortemente dall’Inghilterra a cui si unì definitivamente solo  nel 1707. Diciamo che è sempre stato un desiderio latente della popolazione, riacceso dalla presa di potere della corrente nazionalistica eletta nel 2012.

Quale risultato ti aspettavi?
Propendevo per il no, ma essendo i sondaggi testa a testa, nessun risultato mi avrebbe stupito.

Chiara Vassena