REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA:
BRAMBILLA INDICA DOVE FIRMARE

LECCO – “Sottoscrivere i referendum sulla giustizia giusta promossi dai radicali, e sostenuti dal Pdl, vuol dire contribuire a realizzare dal basso una riforma di cui l’Italia ha estremo bisogno e che è stato impossibile approvare in Parlamento. A tale scopo è mobilitato tutto il Pdl della Provincia di Lecco. Invitiamo dunque i cittadini ad aderire alla nostra iniziativa”.

Lo afferma Michela Vittoria Brambilla, commissario provinciale del Pdl di Lecco, promuovendo la raccolta di firme in calce ai quesiti referendari che si protrarrà ancora per pochi giorni. “La buona risposta che abbiamo avuto sul territorio come nel resto d’ Italia – osserva la parlamentare del Pdl -mostra che l’obiettivo di questa iniziativa è largamente condiviso e che quello della giustizia e’ davvero un nervo scoperto del sistema”.

I referendum si possono firmare nelle segreterie e negli uffici elettorali dei Comuni oppure ai banchetti ai seguenti indirizzi e nelle seguenti date e orari:

Sabato 7 settembre
Lecco, Piazza Diaz tutto il giorno;
Merate, Piazza Prinetti tutto il giorno;
Monticello, piazzale Rex dalle 8.30 alle 13;
Calolziocorte, Piazza Vittorio Veneto alla mattina e al Lavello il pomeriggio.
Torre De’ Busi, dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00 nella Piazzetta Privata Conte Giuseppe De’ Vecchi nella frazione di Valcava (Via pubblica più vicina Via San Rocco)

Domenica 8 settembre
Calolziocorte: dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00 in Via Padri Serviti. Il banchetto sarà mantenuto anche tutta la giornata di lunedì e il martedì mattina

Torre de’ Busi, dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00 nella Piazzetta Privata Conte Giuseppe De’ Vecchi nella frazione di Valcava (Via pubblica più vicina Via San Rocco),

Nei diversi comuni della provincia, come ad esempio Calolziocorte, Mandello del Lario, Oggiono, Missaglia, Valmadrera, Lecco, Vercurago, Merate, Castello Brianza, Casatenovo e tanti altri ancora, i consiglieri comunali del Pdl raccoglieranno firme anche porta a porta.

Due quesiti riguardano la responsabilità civile dei magistrati. Il sì renderebbe più facile per il cittadino l’esercizio dell’azione civile risarcitoria nei confronti dei giudici, anche per i danni da questi cagionati nell’attività di interpretazione delle norme di diritto o nella valutazione dei fatti e delle prove. Un quesito mira a ridurre l’applicazione della custodia cautelare in carcere. Se prevalesse il sì, sarebbe impossibile finire in carcere – come accade ogni anno a migliaia di cittadini – prima di una sentenza definitiva, se non nel caso di reati molto gravi. Un quesito intende limitare il fenomeno dei cosiddetti magistrati “fuori ruolo”, collocati presso gli uffici legislativi dei gabinetti ministeriali. Un sì contribuirebbe a garantire meglio la separazione dei poteri e a ridurre la commistione tra magistratura ed alta amministrazione. Centrale, per una vera riforma della giustizia, il quesito sulla separazione delle carriere del pubblico ministero e del giudice, l’unico modo di realizzare il “giusto processo” delineato dall’art.111 della Costituzione. Con il sì, gli italiani avrebbero finalmente un giudice “terzo”, davvero equidistante tra accusa e difesa. E si potrebbe finalmente parlare di effettiva imparzialità nelle aule di giustizia italiane. Il sesto quesito mira all’abolizione dell’ergastolo.