REFERENDUM SULL’AUTONOMIA,
A LECCO IL PD PER UN SÌ VIGILE
“NON SAREMO PARTE DELLA FARSA”

pd brivio fornoni partito democraticoLECCO – “A Lecco il Partito democratico farà il possibile per promuovere una corretta informazione sul merito del quesito referendario, in accordo con quanto deliberato dall’assemblea regionale del Pd e in linea con il documento scritto dai sindaci dem che sosterranno il Sì“. Così si è espresso Giovanni Fornoni, segretario cittadino dem, annunciando la posizione nel referendum sull’autonomia indetto dalla Regione.

Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?

Siamo favorevoli al federalismo differenziato, inserito in Costituzione dal centrosinistra nel 2001, -aggiunge Fornoni – che consente alle Regioni virtuose e con i bilanci in regola di ottenere maggiore autonomia in alcuni settori come l’Ambiente, i Beni Culturali, la Protezione Civile, l’Istruzione e la Formazione, la Ricerca scientifica e il sostegno allo Sviluppo secondo le modalità indicate dall’articolo 116 della Costituzione richiamato espressamente dal quesito.

Il Pd Città di Lecco vigilerà con forza contro tutte le strumentalizzazioni propagandistiche messe in atto dalla Lega nord e dalla Presidenza della Regione Lombardia in primis quella sul residuo fiscale e le tasse pagate dai lombardi, che non hanno nessun tipo di relazione con il Referendum. Questa è una consultazione che non è vincolante, solo consultiva e il cui esito è scontato. Certo sarebbe stato meglio se la Presidenza e la Giunta Regionale avessero evitato, come da noi chiesto più volte, di sprecare 50 milioni di euro in questa consultazione, ed avessero invece iniziato un lavoro serio e condiviso per chiedere ed ottenere più autonomia e risorse (stimabili in non più di 2 miliardi di €) sulle materie sopra ricordate. Purtroppo non è andata così e quindi nostro preciso dovere è quello di aprire gli occhi ai cittadini lombardi che certo dimostreranno di non voler essere presi in giro.

Ad esempio in Emilia-Romagna stanno operando proprio in questo senso , senza spendere inutilmente 50 milioni di soldi pubblici. Con questo referendum si rischia di trasformare in una farsa quella che è una legittima richiesta di maggiore autonomia. Se si vuole discutere seriamente di questi temi il Pd ci sarà. Se il referendum diventerà una farsa, noi non ne prenderemo parte.