REFERENDUM/ANCHE ARRIGONI
E LA LEGA NORD VOTANO SÌ
PER FERMARE LE TRIVELLE

arrigoni paoloLECCO – “Mentre il Premier Renzi, nonché segretario del PD, invita a boicottare il referendum trivelle creando mal di pancia e nuovi dissensi all’interno del proprio partito che peraltro esprime 7 dei 9 presidenti di Regione promotrici dello stesso referendum, la Lega Nord ha invece le idee chiare e domenica 17 aprile invita i cittadini a recarsi alle urne per votare SI, per uno STOP alle trivellazioni”.Queste le parole del senatore del carroccio Paolo Arrigoni.

“La Lega Nord non salvaguarda interessi di lobbies del petrolio – continua l’ex sindaco di Calolziocorte – ma agisce solo in funzione del bene pubblico e per la difesa dell’ambiente. Lo scandalo petroli e di Tempa Rossa, che sta travolgendo più membri del Governo, ha fatto invece emergere chiaramente il vero motivo per il quale Renzi invita gli italiani a starsene a casa, per far fallire il referendum con il mancato raggiungimento del quorum”.

STOP_TRIVELLE lega 2“Con la vittoria del SÌ le estrazioni di gas e petrolio in mare entro le 12 miglia dalla costa dovranno cessare al termine della concessione e le impattanti piattaforme dovranno essere smantellate; diversamente le estrazioni proseguiranno all’infinito, fino ad esaurimento del giacimento. Votare SÌ significa dunque difendere il territorio da inquinamenti certi e dal rischio di disastri e incidenti. Votare SÌ significa soprattutto tutelare e valorizzare le invidiabili ricchezze del nostro paese – prosegue Arrigoni– cioè il nostro mare, il turismo, la pesca, il paesaggio e la biodiversità”.

“Il voto referendario è uno dei pochi strumenti di democrazia rimasti a disposizione dei cittadini italiani ed è giusto che i cittadini abbiano la possibilità di esprimersi anche sul futuro energetico del nostro paese. Esercitiamo dunque questo diritto-dovere. Io domenica certamente lo farò e andrò alle urne per votare SÌ”conclude Arrigoni.