MILANO – Ci sono anche quattro lecchesi tra i 65 indagati nell’inchiesta sulle spese ‘pazze’ rimborsate dal Pirellone. La Procura di Milano ha chiuso le indagini nei confronti di 65 tra ex consiglieri regionali, ex assessori (ben nove) e un collaboratore, accusati di peculato. Secondo l’inchiesta, i soldi pubblici che sarebbero stati spesi illecitamente ammonterebbero complessivamente a quasi tre milioni e mezzo di euro.
Tra gli ex consiglieri regionali sotto inchiesta il figlio del senatur Renzo Bossi e Nicole Minetti ex igienista dentale di Silvio Berlusconi.
Coinvolti quattro lecchesi: Stefano Galli e Giulio De Capitani (Lega Nord), Giulio Boscagli (Pdl ora NCD) e Carlo Spreafico del PD.
Le investigazioni, svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria di Milano e coordinate dal Procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Milano Alfredo Robledo e dai Sostituti Procuratori Paolo Filippini e Antonio D’Alessio hanno consentito di accertare come gli indagati avrebbero utilizzato somme di denaro pubblico, per un ammontare complessivo pari a oltre 3,4 milioni di euro, nella loro disponibilità in virtù del ruolo ricoperto, per finalità estranee all’esercizio istituzionale e non funzionali all’espletamento del mandato.
A due Consiglieri ed a un collaboratore esterno è stato contestato il reato di truffa aggravata.
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