“SPARISCONO” SETTE MILIONI,
LA GUARDIA DI FINANZA DI LECCO ARRESTA UN 65ENNE

Daniele Santucci AIPALECCO – Arrestato per peculato il presidente del Consiglio di Amministrazione della AIPA, società specializzata nella riscossione di tributi dagli enti pubblici che avrebbe sottratto negli anni circa 7 milioni di euro destinati ad alcune amministrazioni locali. Nella giornata di ieri, al termine di una attività investigativa iniziata nel 2013, la Guardia di Finanza di Lecco ha tratto in arresto a Milano Daniele Santucci di 65 anni, presidente della società di riscossione a livello nazionale con sede nel capoluogo lombardo che, a partire dal 2008, risulta aver illecitamente “stornato” parte dei tributi derivanti dalle affissioni pubblicitarie destinandoli a propri fini personali. Santucci è tra l’altro vicepresidente dell’associazione nazionale di categoria delle imprese del settore.

GDF ISPEZIONE E AUTOLe investigazioni hanno preso le mosse da una verifica fiscale intrapresa nei confronti di una società pubblicitaria con sede proprio a Lecco (ma di “soggetti esterni” al capoluogo manzoniano), che nel frattempo ha cessato l’attività. Seguendo il flusso di denaro tra committente la pubblicità, concessionaria, società di affissione e società di riscossione tributi tutto sembrava nella norma. Però, dal riscontro tra la documentazione bancaria e le scritture contabili della società di riscossione, è emerso come il presidente avesse acceso due conti correnti presso altrettanti istituti di credito, intestandoli formalmente alla società di riscossione ma “dimenticando” di farli confluire nella contabilità ufficiale.

Sui rapporti l’unico soggetto con la facoltà ad operare è risultato essere appunto D.S. che ha drenato parte dei denari – circa sette milioni di euro – destinati agli enti locali legittimati a riceverli utilizzandoli per scopi personali: acquisto di automobili di lusso; viaggi; ristrutturazioni edilizie di appartamenti intestati a familiari; lingotti d’argento e monete d’oro.

Ma il vero hobby è risultato essere l’allevamento di cavalli da rodeo. Infatti un milione e mezzo di euro è stato destinato a due ranch di sua proprietà (uno in Italia l’altro negli Stati Uniti) proprio per l’allevamento di cavalli da destinare al particolare sport. Sottoposti a sequestro denaro contante, lingotti d’argento e monete d’oro per un valore di oltre 100mila euro.