SUL BILANCIO DI IDROLARIO
ROBBIANI RISPONDE A REDAELLI: “PAROLE FUORI LUOGO”

ROBBIANI ANDREAMERATE – “Ho letto l’intervento del segretario provinciale del PD lecchese – scrive il sindaco di Merate Andrea Robbiani – Ercole  Redaelli sul servizio idrico e ritengo necessario precisare che l’assemblea dei soci di Idrolario del due di agosto fa seguito a quella di due settimane fa, nella quale i sindaci afferenti al PD  hanno votato contro il bilancio di Idrolario pur sapendo che tale bilancio, ancorché  chiuso in perdita, fotografa fedelmente  lo stato  patrimoniale dell’azienda”.

“Dopo aver bloccato le tariffe e quindi aver impedito all’azienda di poter incamerare ricavi per procedere ad  effettuare gli investimenti, i sindaci del PD pretendono ora di applicare retroattivamente una maggiorazione tariffaria sul consumato del 2012,  cosa illegittima e fuori da ogni logica di tipo contabile.

Domani, 2 agosto, l’assemblea  quindi dovrà valutare un  documento di bilancio alternativo,  che non ha ottenuto il parere favorevole del collegio sindacale e che se dovesse passare,  porrebbe amministratori e soci di fronte a  possibili ripercussioni di tipo civile e penale.

Il voto di Merate sarà, così come avvenuto nell’ultima assemblea, favorevole unicamente  al bilancio  che ha ottenuto il parere favorevole del collegio sindacale.

A Redaelli confermo che il voto sul bilancio non influisce sul percorso di fusione tra Idroservice e Idrolario, così come non obbliga  la Provincia a indire una gara  pubblica per l’affidamento del servizio idrico, con il rischio dell’ingresso dei privati.

Il percorso di fusione verrà portato all’attenzione dei soci di Idrolario durante una prossima assemblea straordinaria dove si, in quella sede, il 24% di Merate sarà determinante.

Al segretario Redaelli sfugge un particolare non secondario: finché  il consiglio provinciale non si esprimerà sull’affidamento definitivo del servizio idrico, esso rimane in carico a Idrolario che ne è l’attuale titolare.

Il percorso individuato dalla conferenza dei sindaci, che vede Idroservice come l’azienda a cui affidare il servizio è contorto e non  privo di difficoltà altresì evidenziate anche dalla relazione dell’ANEA” che mi pare il sig. Redaelli non conosce o non ha letto.

Ad ogni modo, come ufficio d’ambito, abbiamo predisposto un percorso che se non altro impone alle aziende di “chiudere” le operazioni societarie entro il 30 giugno 2014.

Insomma,  le parole del segretario Redaelli sono fuori luogo e creano un inutile e ingiustificato  allarmismo e lo invito proprio per il ruolo che ricopre, a richiamare all’ordine al senso di responsabilità  i suoi sindaci, anziché puntare il dito su chi fino a prova contraria sta operando con grande  senso di responsabilità.

Tutti i cittadini lecchesi – conclude Robbiani – non solo i meratesi, devono  augurarsi che i sindaci del PD,  referendari a parole, lo siano anche nei fatti”.