RUBRICA LECCO IERI&OGGI: L’IMBARCADERO QUANDO L’ADDA ERA L’AUTOSTRADA PER MILANO

LECCO – In questa puntata della rubrica Lecco Ieri&Oggi torniamo a parlare dei trasporti che hanno caratterizzato la città di Lecco, e dopo treni e tram, non si può tralasciare, per una città che si sviluppa sulle rive di un lago, tutta la rete di trasporti fluviali e lacustri. In particolare parliamo dell’imbarcadero, dove ancora oggi alcuni pendolari del Lario in settimana, ma soprattutto i turisti nelle domeniche d’estate, affollano la sua banchina.

La cartolina è datata 1912 e la didascalia riporta appunto il titolo “Lecco – Imbarcadero”. Questo indica la presenza della struttura già a inizio Novecento, ma le fonti storiche indicano Lecco come uno dei principali punti di scalo del Lario per merci e persone, in modo particolare la zona dell’Adda, dove nel periodo successivo alla prima, e ancora di più, alla seconda rivoluzione industriale permetteva di caricare le merci sulle chiatte che portavano i prodotti metallurgici a Milano.

Guardando l’edificio che era presente nel ’12 ci accorgiamo di quanto sia cambiato in quest’ultimo secolo: la forma “a botte”, tipica di inizio Novecento (un altro esempio è il rifugio Vittorio Emanuele sul Gran Paradiso o come molti scali dei battelli del Lario), è stata sostituita da un edificio in stile moderno, caratterizzato dal tetto piatto e dalle ampie vetrate. All’interno ora è presente un bar che ha sostituito il vecchio punto di ristoro viaggiatori. La biglietteria è ancora presente sulla destra dell’edificio.

A.G.

Cartoline d’epoca tratte da Gigi Amigoni, Lecco 1900: un saluto in cartolina, Calolziocorte, Amigoni G.; foto di Lecconews.lc

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