STORIE DI SPORT: IL CALCIO
SECONDO LA PICCOLA VIOLA

OLGINATE – Oggi vi vogliamo raccontare una storia di calcio. Una in cui non ci sono palloni, non ci sono gol, non ci sono vincitori né vinti. Eppure è una storia di calcio.

La piccola Viola (2 anni) regala caramelle ai Pulcini di Olginatese e Sondrio

La protagonista si chiama Viola, è una bambina di 2 anni che tutti i sabati attende il fischio finale della partita dei nostri Pulcini di cui papà Oscar è il mister. A lei non interessa che abbia vinto o perso. Lei vuole solo riabbracciare il suo papà che è sul campo a giocare con altri bambini. E lei non può stare con lui. Quindi quando finisce, Viola pretende il suo diritto di abbracciare papà. E che cavolo, è quasi un’ora che è lì con gli altri bambini e lei non può andargli vicino! Come non capirla.

E quanti sono questi bambini che stanno giocando con papà Oscar! Che abbiano le maglie di due modelli diversi, è solo un dettaglio. Loro sono sul campo con il suo papà e lei no. E quando arriva il fischio finale. Via di corsa, dentro ad abbracciare il suo papà.

Ma poi il dovere la chiama. Perché c’è una legge non scritta che anche chi non sa leggere (per ovvi limiti di età) conosce: tutti i bambini amano le caramelle. E Viola ha un compito: distribuire le le sue caramelle. A chi? A tutti i bambini. Perché non ci sono bambini diversi dagli altri. I bambini, per una creatura di 2 anni, sono bambini. Se calciano di destro, di sinistro, segnano o sbagliano, non è affar suo. Lei sa che meritano tutti un premio. Perché loro hanno giocato, sono stati bravi e si sono divertiti. Le caramelle se le sono meritate sia quelli vestiti con i colori di papà, sia quelli che sono vestiti diversi.

Lei sa vedere oltre la maglia. Lei vede le cose come sono realmente. Lei tutti i sabati ci racconta una storia di calcio bellissima.

Grazie Viola.

Viola-olginatese

Il racconto è stato pubblicato sul portale ufficiale dell’U.S.D. Olginatese www.usdolginatese.it