SUCCESSO PER “NATURA E CITTÁ”:
AL VIA LA NUOVA MOSTRA
AL PALAZZO DELLE PAURE

LECCO – Piena, la sala conferenze del Palazzo delle Paure, in occasione della presentazione della mostra “Natura e città: Morandi, Morlotti e il paesaggio italiano tra le due guerre”.

A presentare l’esposizione, che rimarrà aperta e ad ingresso libero fino al 17 aprile, il curatore Francesco Guzzetti, la professoressa Laura Polo D’Ambrosio, il sindaco Virginio Brivio, l’assessore alla Cultura Simona Piazza, Mario Romani Negri,  presidente della fondazione Cariplo della provincia di Lecco, e Piergiorgio Mandelli, presidente dell’associazione ex alunni del liceo ginnasio “Manzoni” di Lecco.

Sono stati infatti gli alunni e gli ex alunni del liceo Manzoni a scendere in campo in prima persona per realizzare questa esposizione, che accoglie opere del pittore lecchese e di altri artisti, andando a coronare il percorso iniziato con l’arrivo a Lecco dell’opera “L’Adda a Imbersago” di Morlotti, ceduta in deposito decennale alla città di Lecco dal Museo del Novecento di Milano.

In un primo momento, il ringraziamento del sindaco Brivio e di Negri è andato ai giovani che si sono resi disponibili a concretizzare questa esperienza,realizzando i pannelli esplicativi e offrendosi come guide per accompagnare i visitatori a scoprire le opere d’arte esposte nelle sale di Palazzo delle Paure.

Entusiasta anche Piergiorgio Mandelli: “sono molto contento del risultato ottenuto: da ex allievo del Manzoni, ho imparato a mettere amore e passione in tutto quello che faccio e vedere che le cose non sono cambiate e che questa scuola trasmette ai suoi ragazzi ancora gli stessi valori mi rende orgoglioso e felice”.

La parola, poi, a Francesco Guzzetti, ex studente del Manzoni e laureato in storia dell’arte alla Normale di Pisa, che ha ringraziato quanti hanno permesso la realizzazione della mostra, e alla professoressa Polo.

“Desidero soffermarmi un momento sul catalogo: Francesco ha infatti inventato una sorta di “epistolario” tra Morlotti e l’amico pittore Treccani, uno scambio di lettere tra i due artisti avvenuto nel 1947. Mi sono fermata a pensare al grande impegno che ci è voluto per arrivare a pensare come Morlotti, a conoscerlo così bene da riuscire a riprodurne il suo parlato familiare: ecco, tramite il lavoro di Francesco questo può arrivare fino a noi spettatori, che dobbiamo essere in grado, una volta usciti di qui, di penetrare la realtà con gli occhi dell’artista. Vi auguro di emozionarvi e di riuscire a vedere il paesaggio con gli occhi ed il cuore di Morlotti, grazie all’accorto lavoro svolto da Francesco nel disporre le opere”, ha commentato la professoressa, ricordando anche l’entusiasmo dei giovani e dei ragazzi durante tutta la realizzazione della mostra.

???????????????????????????????Grande emozione, infine, prima di accedere all’esposizione, quando ha preso inaspettatamente parola Romano Trojani, pittore e amico personale di Morlotti che ha aiutato Guzzetti a capire meglio Morlotti stesso. L’anziano artista ha ricordato un quadro regalatogli da Morlotti poco prima di morire: “Quel quadro, un pastello a cui Ennio era particolarmente legato, è rimasto appeso sopra il mio letto per tantissimi anni, ma ora è giusto che “cambi chiodo”: intendo donarlo alla città di Lecco”.

Giulia Malighetti 

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