LECCO – Un Natale nella missione di padre Roberto Donghi in Guinea Bissau. Marco Maggioni, Stefano Colleoni, Stefano Colombo e Carlo De Gasperi, volontari della Tagme, son partiti proprio qualche giorno fa da San Giovanni, dove l’associazione ha sede, per raggiungere padre Roberto, anch’egli originario del rione.
Il lavoro che attende i lecchesi sta nel costruire nuove aule per i bambini della missione e rafforzare il tetto. Un compito non certo veloce. Per questo ai due volontari che dovranno tornare in Italia a metà genneio se ne sostituiranno altri due che si fermeranno fino a marzo.
Tagme è un gruppo di circa una settantina di volontari riuniti attorno alla missione in Guinea Bissau.
Padre Roberto era partito una decina di anni fa per la missione e da allora nel rione era nata l’idea di organizzare un sostegno solido per l’opera del missionario. D’altra parte di strutture dirette alla popolazione locale in questi anni ne sono state fatte, tanto che padre Roberto si è guadagnato il nome di Tagme, appunto, che nella lingua indigena significa “colui che fa le cose”.
Le risorse e i fondi l’associazione le alimenta da sé con l’organizzazione di alcune iniziative disseminate nell’arco dell’anno. La prossima nel mese di gennaio con la vendita delle torte fuori dalla parrocchia di san Giovanni.
Biana Bardi