TORNANO VIOLENZA E SPACCIO,
BONACINA: “IN BIBLIOTECA
FREQUENTAZIONI BORDERLINE”.
TRA LE IDEE GUARDIE PRIVATE

francesca_bonacinaLECCO – Un ragazzo malmenato e colpito con una bottiglia in via Bovara, scatti d’ira ingiustificata sul lungolago, un accoltellato davanti alla questura, altre scene simili in stazione.

Dopo il ripetersi di episodi di violenza i città il vicesindaco Francesca Bonacina annuncia di aver chiesto la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per arginare questi fenomeni ai quali la sola polizia locale non può far fronte.

La sicurezza è al centro dell’attenzione, non solo delle pagine dei giornali di questi giorni, ma anche dell’agenda dell’Amministrazione comunale che, a fronte dei fatti di cronaca delle ultime settimane, proseguirà con più azioni volte a garantire una maggior tutela dei cittadini e a contrastare situazioni di rischio presenti in città. In particolare, in seguito a quanto avvenuto mercoledì scorso in via Bovara, abbiamo immediatamente chiesto a sua eccellenza il prefetto la convocazione del CPOSP – Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica – dedicato ai recenti accadimenti e all’individuazione di misure diversificate che possano far fronte a situazioni dalle molteplici sfaccettature che rendono il tema della sicurezza una materia da affrontare su più livelli e con la collaborazione di tutte le forze dell’ordine. Va detto chiaramente, infatti, che il Comune, con le sole forze della Polizia locale, non può affrontare fino in fondo questioni di ordine pubblico come quelle che si sono verificate.

Tornando a mercoledì scorso, fin dai primi minuti dopo l’accaduto, abbiamo seguito l’evoluzione delle indagini e a poche ore di distanza dal fermo dei due responsabili del folle gesto, abbiamo voluto esprimere la nostra vicinanza nei confronti dei commercianti di via Bovara, ascoltando personalmente le loro testimonianze e raccogliendo la loro disponibilità a un confronto con l’Amministrazione per individuare, anche in raccordo con le altre Forze dell’ordine, possibili soluzioni alle problematiche segnalate.

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A questo riguardo, proseguiremo con nuove misure per rendere più sicura l’area adiacente alla Biblioteca civica. Inutile negare infatti, che alla Pozzoli e nelle vie limitrofe vi siano delle frequentazioni “borderline”, ma la situazione non è mai stata sottovalutata, tanto che nei mesi scorsi, il sindaco Brivio ha indicato proprio la Biblioteca come uno dei punti sensibili da attenzionare maggiormente e da inserire nel recente provvedimento del cosiddetto Daspo urbano tuttora in vigore. Su queste problematiche bisogna agire con strategie chiare, definite e in raccordo con le Forze dell’ordine, mettendo a disposizione ognuno le proprie competenze. Ricordo, inoltre, che altre azioni erano già state adottate, tra cui l’ordine di servizio della Polizia locale che, alle prime segnalazioni, aveva intrapreso un pattugliamento quotidiano in Biblioteca, fino alle misure di controllo ancora in atto nell’’utilizzo dei bagni.

E’ chiaro che questi interventi da soli non bastano più. Per questo, negli scorsi giorni, abbiamo chiesto la convocazione di un CPOSP dedicato, per chiedere da una parte la collaborazione e l’aiuto di tutte le Forze dell’ordine e dall’altra per mettere sul tavolo altre soluzioni al vaglio dell’Amministrazione comunale: a solo titolo esemplificativo potremmo valutare un servizio privato di vigilanza all’interno della Biblioteca, l’attivazione di “unità di strada”, fino a iniziative di controllo sociale.

stazione-polizia-ambulanza-aggressione2La sicurezza dei nostri collaboratori, così come quella di cittadini e turisti, è in cima alla nostra agenda politica, insieme alle azioni di maggiore conoscenza di un fenomeno – quello dello spaccio e della tossicodipendenza – a cui la nostra città non era più abituata. Stanno infatti tornando prepotentemente sulla scena realtà che conoscevamo bene negli anni Settanta/Ottanta, ma che erano poi via via sparite. Stiamo vivendo un fenomeno complesso che ci deve far agire su più fronti, sia con azioni urgenti e repressive a cui stiamo dando priorità, sia con indagini e azioni programmatiche che ci devono accompagnare di pari passo. Anche perché, in questo momento, ci stiamo concentrando su via Bovara, ma senza adeguate politiche di prevenzione, si rischia di spostare il problema in un’altra area della città, ma non di risolverlo.

Ad ogni modo, restando come si dice “sul pezzo”, ho parlato personalmente con i commercianti di via Bovara che ringrazio per il comportamento tenuto mercoledì scorso, in un clima collaborativo di attenzione al prossimo e di fiducia nelle Istituzioni, atteggiamenti questi da non dare per scontato. Con loro, ci siamo dati appuntamento per un incontro specifico sul tema durante il quale ragioneremo insieme su misure di sicurezza da adottare in modo sinergico. Oltre a ciò che possiamo fare come Amministrazione, la collaborazione fattiva dei cittadini e di chi vive una via o un quartiere ogni giorno è fondamentale per vigilare su quanto avviene in città e per prendersi cura insieme della nostra comunità.