TRENT’ANNI PER L’ALDE,
A LECCO NON SI SMETTE MAI
DI DONARE SANGUE E MIDOLLO

Stefano Manfredi - Flavia Pirola - Daniele Prati - Gianluca CastelnuovoLECCO – Sono circa 27.000 le donazioni di sangue effettuate in un anno nel territorio lecchese. Questa la cifra che la quotidiana attività di ALDE al Centro Trasfusionale dell’Ospedale di Lecco ha contribuito a raggiungere.

L’Associazione Lariana Donatori Sangue, Emocomponenti e Midollo Osseo, che conta per il 2017 ben 300 donatori attivi, si accinge a festeggiare i trent’anni dalla sua fondazione. Come sottolineato da Gianluca Castelnuovo, presidente dell’associazione, ALDE si è da sempre contraddistinta come “una realtà piccola e snella, capace di ottimizzare le risorse a disposizione”. A partire dal 1989, il gruppo di volontari con sede a Maggianico ha dispiegato le proprie energie non solo in progetti di promozione della cultura della donazione del sangue ma anche in finanziamenti per il sostegno alla ricerca scientifica in Ospedale e per l’assegnazione di borse di studio in psicologia, biologia e medicina. L’esperienza maturata è poi confluita nel libro “La donazione in Italia” (2011 – G. Castelnuovo, R. Menici, M. Fedi), che non si limita ad analizzare lo stato attuale delle cose ma apre alle prospettive future in ambito clinico.

ALDE è dunque un’associazione rappresentativa di quella che Daniele Prati, primario di Medicina Trasfusionale a Lecco, non esita a definire una “naturale propensione al dono” tipicamente lariana. Semplice retorica? La lista dei dati che corroborano l’assunto del primario è in realtà assai nutrita. Basti considerare che Prati, la cui esperienza lavorativa presso l’ospedale Manzoni ha avuto inizio quindici anni fa, non ha mai dovuto cancellare un intervento chirurgico per carenza di sangue. Si aggiunga poi il fatto che Lecco è “sede di riserva strategica”, cioè polo ospedaliero avente ininterrottamente a disposizione un surplus di 100 unità di sangue, da ridistribuire sul territorio regionale nazionale in caso di emergenza. Grazie alla stretta collaborazione tra enti sanitari e realtà associative, non si può allora che rilevare a Lecco un terreno fecondo alla gratuità della donazione del sangue.