TRUFFA AGLI ANZIANI IN CITTÀ
FINTI CARABINIERI PASSANO
A RISCUOTERE LE MULTE

falsi addetti enel truffaLECCO – Nei giorni scorsi si sono verificati in città due episodi di truffa ai danni di persone anziane, ad opera di soggetti spacciatisi per Carabinieri. Entrambi gli eventi hanno evidenziato modalità esecutive assai simili.

Le vittime sono state dapprima contattate sull’utenza telefonica domestica da parte, nel primo caso, di un sedicente avvocato, avente inflessione campana (nel secondo episodio l’interlocutore si è presentato quale maresciallo dei carabinieri), che ha spiegato loro che il figlio – del quale ha indicato il nome di battesimo – risultava destinatario di alcune contravvenzioni al Codice della strada a seguito di un sinistro stradale, proponendo quindi di preparare la somma in contanti necessaria per saldare tale debito, unitamente ad oggetti d’oro o gioielli quale “cauzione”, che sarebbero stati restituiti dopo il pagamento delle multe. Il fantomatico avvocato ha specificato infine che la busta contenente il denaro e l’oro sarebbe stata ritirata di lì a poco da un maresciallo dei carabinieri (un collaboratore nel secondo evento), aggiungendo che non era necessario informare il loro figlio, poiché già al corrente di tutto.

Poco dopo tale telefonata si è effettivamente presentato presso l’abitazione un uomo, dell’apparente età di circa 30-35 anni, che dopo essersi qualificato come primo maresciallo dei carabinieri (come detto, un collaboratore di quest’ultimo nel secondo caso) si è fatto consegnare la busta contenente i contanti ed i gioielli, allontanandosi poi a piedi e facendo perdere le sue tracce. In entrambi i casi gli anziani oggetto della truffa si sono purtroppo accorti di essere stati raggirati solo una volta contattate le vere Forze dell’ordine.

A tal proposito, l’Arma provinciale ribadisce, come già indicato nel corso dei numerosi incontri con gli anziani tenuti da propri rappresentanti nell’ambito dell’intera provincia, che i Carabinieri, nell’ambito delle proprie mansioni di servizio, non svolgono assolutamente attività quali quelle appena raccontate, che costituiscono chiaramente un espediente per raggirare i malcapitati ed impossessarsi in maniera truffaldina dei loro soldi ed averi. Il Comando provinciale Carabinieri di Lecco invita pertanto la popolazione a diffidare da quei soggetti che, non indossando l’uniforme e in abiti civili non mostrino chiaramente il proprio documento di riconoscimento, si presentino quali appartenenti all’Arma, segnalando tempestivamente al 112 qualsiasi situazione o circostanza che evidenzi un minimo dubbio circa la genuinità di quanto dichiarato dal proprio interlocutore.