TURISMO IN LOMBARDIA:
LA NUOVA LEGGE REGIONALE
“VISIBILI E AFFASCINANTI”

parolini1-turismoLECCO – “Non è un semplice aggiornamento normativo, ma una vera e propria riforma, che offre a tutta la filiera lombarda del turismo uno strumento moderno, concreto e innovativo, che punta su semplificazione, qualità, formazione e integrazione” così Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, ha presentato la nuova legge  sulle  ‘Politiche regionali in materia di turismo e attrattività del territorio lombardo’ di fronte a numerosi amministratori locali della provincia, alle associazioni rappresentative della filiera del turismo ed agli operatori del settore.

Una legge, per la quale sono stati stanziati 25 milioni di euro in 3 annualità, che nasce dalla presa di coscienza che la Lombardia non è solo aziende e servizi, e che il turismo, che ad oggi costituisce l’11% del PIL regionale, può essere vera occasione di ricchezza. “Siamo la regione della industria, dell’agricoltura e del terziario, quest’anno saremo anche quella del turismo. Partirà infatti il prossimo 29 maggio, nel giorno simbolo della Festa della Lombardia, il cosiddetto Anno del turismo, un’iniziativa voluta da Regione, per valorizzare e aumentare l’attrattività del territorio lombardo” ha infatti spiegato l’assessore.

layout_set_logoPer  l’occasione è stato creato un nuovo logo, che corredato dall’hastag “in Lombardia”, che verrà utilizzato come cappello dai brand lombardi che hanno maggiore successo all’estero (Lago di Como e Lago di Garda in primis), per assicurare una promozione senza costi eccessivi, ma che potranno richiedere anche le piccole imprese turistiche locali. La digitalizzazione della promozione turistica è un obbiettivo primario che passa anche attraverso “Explora” il portale, creato in occasione di Expo, che si spera di rilanciare. L’uso di nuovi strumenti,  l’utilizzo di social e testimonial è fondamentale per diventare “visibili” su un mercato che, come l’Esposizione universale ha dimostrato, è sempre più internazionale. “Dopodiché, però, bisogna diventare ‘affascinanti’” ha affermato Parolini spiegando che, il compito della regione, oltre a prendere atto delle potenzialità turistiche della Lombardia, è stato anche quello di constatare cosa mancasse.

Per questa ragione sono stati quindi presi alcuni provvedimenti volti a migliorare la qualità dell’offerta come un sistema di classificazione omogeno degli alberghi  che, alla tradizionale classificazione a stelle, affiancasse anche una valutazione integrativa, soggetta a numerosi controlli, che evidenziasse elementi distintivi e qualificanti come l’accessibilità, la sostenibilità, la data di ultima ristrutturazione. A questo si aggiunge anche una nuova normativa delle strutture ricettive che disciplini la situazione dei vecchi “affittacamere”, ora divisi in “foresterie” e “locande”,dei “BeB” e delle “Case per vacanze”, da oggi soggette all’obbligo di comunicazione dell’attività, al rispetto delle norme sulla pubblica sicurezza e alla comunicazione dei flussi.

parolini2-turismoAffermazioni che hanno sollevato qualche perplessità tra i presenti:  Catherine De Senarclens, assessore all’istruzione e cultura di Esino Lario, in vista del prossimo evento “Wikimania” si è detta preoccupata di fronte alla difficoltà di registrare i partecipanti che verranno ospitati gratuitamente dai cittadini. Il sindaco di Varenna Carlo Molteni ha invece evidenziato l’importanza di intervenire con azioni che garantiscano infrastrutture adeguate, problema sollevato anche da Vico Valassi, presidente della Camera di Commercio.

La navigazione in battello, tra i collegamenti necessari al turismo, è stata inoltre una delle linee identificate come di maggiore importanza anche dall’amministrazione comunale lecchese, come evidenziato dal vice sindaco Francesca Bonacina. Ugo Greppi, consigliere delegato al turismo in Provincia, ha invece posto l’accento sulle presunte difficoltà che insorgerebbero nella collaborazione di pubblico e privato, se i primi saranno gli addetti al controllo: un falso problema, in realtà, poiché comuni e province possono e anzi dovrebbero essere i migliori garanti del rispetto delle regole. In questo senso si prevede addirittura di assegnare, nella partecipazione ai bandi, un punteggio maggiore per quegli enti pubblici che si siano mostrati virtuosi nel realizzare un certo numero di controlli.

Infine è sicuramente uno degli obbiettivi centrali  l’annullamento della disgregazione: fondamentale infatti sarà una riorganizzazione dei servizi integrativi di informazione e accoglienza, oggi ancora frammentati. Un dato importante riguarda la partecipazione registrata alla presentazione: segno che forse anche Lecco, da sempre poco ricettiva da questo punto di vista, sta aprendo gli occhi sulla realtà turistica come veicolo di ricchezza, una convinzione che i nostri vicini comaschi da tempo hanno abbracciato con grande successo.

Chiara Vassena