TURISMO/’NUMERONI’ SUL LAGO
MA A PRENDERE IL VOLO È COMO,
IL RAMO LECCHESE ARRANCA

Battello LeccoLECCO – Non c’è gara tra i due rami del Lario per quanto riguarda il turismo, Lecco non riesce proprio a tenere il passo di Como, ma nemmeno a farsi tirare la volata dai cugini che nel settore sono storicamente meglio predisposti. Hanno superato quota due milioni e 600mila le presenze sulla sponda comasca, ferme a 480mila quelle sul ramo orientale.

Ma non solo, nei dati analizzati da Roberto Canali per Il Giorno, i tre mesi estivi hanno portato a un nuovo massimo storico per la riviera comasca, ben 1,5 milioni di pernottamenti che significa +14,7% rispetto al 2015. Nuovi massimi anche per il capoluogo, Como, con pernottamenti sopra le 240mila unità e con il soggiorno di stranieri al +18,7%.

Il turismo estero è l’aspetto più evidente nei dati comaschi, in crescita a velocità doppia rispetto alla sponda lecchese. A parlare sono ancora una volta le cifre: il 77,5% dei turisti nel comasco è straniero (soprattutto tedeschi, ma crescono anche inglesi e olandesi), ben diversa la situazione da questa parte dove si contano 271mila visitatori da oltre frontiera e 209mila connazionali.